di Attilio A. Romita 14 febbraio 2018
Nel cartellone annuale del Teatro Quirino è abitudine l’inserimento
di uno spettacolo di balletto cioè, permettetemi il paragone, uno spettacolo
che usa i movimenti del corpo e la musica invece delle parole.
Questo “Il lago dei
cigni” è, come dichiarato nelle note di regia, “… una favola senza lieto fine in cui i due amanti protagonisti,
Siegfried e Odette, pagano con la vita la passione che li lega…. (e che) trova ne Il Canto il proprio naturale
compimento drammaturgico e ….. porta in scena un gruppo di “anziani” ballerini
che, tra le fatiche di una giovinezza svanita e la nevrotica ricerca di un
finale felice, ripercorrono gli atti di un ulteriore, “inevitabile” Lago”.