allo " Art. 9 - Dati di tipo aperto e inclusione digitale"
“….Entro 120 giorni dall’entrata in vigore del
presente decretolegge,
le pubbliche amministrazioni pubblicano nel
proprio sito web, all’interno della sezione “Trasparenza, valutazione e merito” i
regolamenti che disciplinano l’esercizio della facoltà diaccesso telematico il riutilizzo, compreso il
catalogo dei dati e dei metadati in loro possesso.”
L’art. 9 procede in
una selva incrociata di riferimenti, aggiunte, cancellazioni e variazioni alle
leggi precedenti. Io non sono un Giurista ed ho in odio i puzzle e quindi non
sono riuscito a seguire il filo logico di questo decreto ….mi auguro che
qualcuno più esperto lo sappia fare.
Ho notato un paio di
cose:
“L’Agenzia(per l’Italia Digitale ) definisce e
aggiorna annualmente le linee guida nazionali che individuano gli standard
tecnici, compresa la determinazione delle ontologie dei servizi e dei dati, le
procedure e le modalità di attuazione delle disposizioni del Capo V del
presente Codice con l’obiettivo di rendere il processo omogeneo a livello
nazionale, efficiente ed efficace. Le pubbliche amministrazioni di cui all’articolo
2, comma 2, del presente Codice si uniformano alle suddette linee guida.”
ma considerando che:
- l’Agenzia è per ora un contenitore nel quale varie aziende preesistenti
sono state inglobate e che, come accade normalmente, si combattono per
emergere;
- il Direttore dell’Agenzia -cioè quello che dovrebbe coordinare tutto
questo indefinito groviglio di incarichi, obblighi, politiche e linee di
sviluppo – è ancora in alto mare in attesa di una scelta politica.
mi sembra giusto
sottolineare che:
- dopo varie leggi, leggine, bozze, regolamenti, grida e volantini,
tutti sullo stesso argomento, come:
- due leggi Bassanini (la prima del 1992)
- i CAD Stanca e Brunetta
- varie leggi, leggine, bozze, regolamenti, grida e volantini
è stata scritta l’ennesima
legge che:
- pochi capiscono;
- molti avranno paura di applicare per evitare responsabilità;
- alcuni, per loro interesse, troveranno il cavillo per non applicarla,
- NOI TUTTI SAREMO CONTENTI DI
LEGGERE UN BEL TITOLO
- QUALCUNO, TRA UN ANNO,
RISCRIVERA’ LE STESSE COSE
….ed il MONDO
continuerà a girare sul suo asse inclinato di 23 gradi e qualcosa, fatta salva
la precessione degli Equinozi.
Sono d'accordo al 100%.
RispondiEliminaPer parafrasare una vecchia canzone di Mina:
'cazzate, cazzate, cazzate ... cazzate cazzate cazzate ... cazzate soltanto cazzate, cazzate per noi'
Pardon Monsieur Paolo, "Parole...Parole...Parole" definisce molto meglio il vago approccio legislativo senza richiamare attività ludiche!!!!!!
RispondiEliminaLe leggi dovrebbero essere pubblicate in HTML con i riferimenti cliccabili in modo da poter, almeno, saltaare rapidamente da una norma all'altra. Io tutte le volte che leggo un decreto o una legge mi perdo e mi innervosisco parecchio.
RispondiEliminaA parte questa nota, caro Attilio, ho l'impressione che tutte queste parole sull'agenda digitale e sulle cose che questa traccia implica (perché l'agenda è solo un bel elenco) siano solo un modo di prendere tempo e lasciare la patata bollente al governo politico che più o meno decideremo tra un po'.
Circolare AIPA 22 aprile 2002 n. 40 "Formato per la rappresentazione elettronica dei provvedimenti normativi tramite il linguaggio di marcatura XML." , e Circolare AIPA 6 novembre 2001, n. 35 Assegnazione dei nomi uniformi ai documenti giuridici . L'insieme di questi due std permette di creare automaticamente l'ipertesto delle norme . Sono stati definiti nel progetto Normeinrete che, nella migliore tradizione italiana, è stato buttato via dopo aver dimostrato di poter funzionare ed aver coinvolto dal basso gli uffici legislativi di regioni e ministeri. Qualche cosa comunque si è salvato: utilizzando la banca dati pubblica Normattiva (www.normattiva.it) , quando visualizzi pagina per pagina quei bei testi vintage preformattati , che ti fanno ricordare la lettera32, c'è un bottoncino in alto a destra con su scritto "attiva riferimenti normativi" : se lo schiacci vengono riconosciuti i richiami ad altre norme e vengono attivati gli iperlink. Questo per la tua riflessione sulla difficoltà di consultazione delle leggi; per tutto il resto ....non basta la mastercard
EliminaConcordo con Attilio. Una legge che prevede l'obbligo di esporre tutti i dati (totale trasparenza) che permettano verifiche approfondite NON PUO' ESSERE PRIVA DI SANZIONI E DI PRECISE RESPONSABILITA' PERSONALI.
RispondiEliminaSperare è vano...
......e soprattutto deve essere LEGGIBILE per poterla APPLICARE con certezza ed equità e non in funzione di chi, furbescamente, la ritiene fastidiosa o di chi ha l'avvocato più bravo a trovare il cavillo che può "solleticare" un giudizio favorevole.
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