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lunedì 20 maggio 2013

Leggi Autoconsistenti e Gare pubbliche.

Il tema dell'Innovazione è sicuramente complesso in quanto si tenta, al fine di migliorare la vita dei cittadini, di attuare le migliori iniziative positive aggiornando leggi e regole non sempre adeguate al mondo che cambia rapidamente.

Possiamo suddividere le iniziative in provvedimenti di front office, quelli cioè direttamente innovativi come la banda diffusa, l’inclusione digitale e le regole per i vari e.xxxxx; sono di back office i provvedimenti non innovativi in senso stretto, ma che possono favorire lo sviluppo ordinato dell’Italia.
Con questa nota vorrei proporre due leggi dei quali provo a formulare il contenuto che poi gli specialisti potranno completare dal punto di vista burocratico e di iter..
Il primo provvedimento, per il quale potrebbe non essere neppure necessaria una legge, lo chiamerei : Obbligo alla compilazione di Leggi Autoconsistenti.
La ragione di questo provvedimento è semplice: ogni qualvolta leggiamo una nuova legge  troviamo nei primi articoli una serie infinita di leggi e decreti cui la nuova legge fa rifermento. Subito dopo comincia l’articolato che spesso è una sequenza di frasi del tipo:

  • sostituire la frase “ nei primi giorni dell’anno” del DPS 27 del 14.5.84 con la frase “nel primo mese dell’anno”
  • aggiungere al terzo capoverso arti. 27 legge n.452 del 2.8.1931 la seguente frase: “ sono abrogati gli articoli 4 e segg.
  • Inserire tra le parole “deputati” e “nazionale” dell’art.77 quarto capoverso la parola “e senatori”
  • …….e così via

E’ chiaro che una legge così scritta è assolutamente illeggibile e puuò dar luogo a mille interpretazioni con gran disappunto dei cittadini …per i quali la legge non ammette iggnoranza.
La prima proposta:
E’ fatto obbligo a tutti gli estensori di leggi, che poi dovranno seguire l’iter legislativo previsto prima della promulgazione, di seguire le seguenti regole di compilazione:
  •  All’art. 1 dovranno essere elencate tutte le leggi precedenti che la nuova legge abroga.
  •  All’art. 2 dovranno essere definiti esattamente tutti i soggetti e gli oggetti cui la legge si rivolge
  •  Ogni articolo della nuova legge non potrà far riferimento a precedenti leggi in tutto in parte. La nuova legge deve poter essere applicata senza che sia necessario consultare codici e pandette esterne.

I vantaggi derivanti da queste nuove regole sono ovvi sia per chi deve applicare la legge, sia per chi la deve interpretare e sia per chi la deve rispettare.
Il vantaggi diretto di questo provvedimento è chiaramente elevato in ottica di semplificazione ed il costo non supera il valore di un foglio di carta e qualche goccia d’inchiostro.

Il secondo provvedimento riguarda il Regolamento per le Gare per i pubblici appalti.
L’attuale regolamento prevede che, per l’assegnazione della realizzazione di una opera pubblica, sia indetta una gara ed della susseguente realizzazione dell’opera.
La sequenza reale di un progetto è la seguente:
  • Approvazione del provvedimento per la realizzazione di un oggetto
  • Definizione, da parte di esperti, del cosiddetto capitolato che contiene le specifiche costruttive esatte dell’oggetto ed il cosiddetto computo metrico e che si conclude con un preventivo di costo.
  • Lancio di una gara pubblica.
  • Presentazione delle offerte con ribassi che normalmente arrivano al 30-40%.
  • Espletamento della gara ed assegnazione al miglior offerente avendo eliminato le offerte chiaramente “fuori misura”
  • Assegnazione dei lavori al miglior offerente
  • Inizio dell’opera.
  • Revisione dei costi e prezzi per i più vari motivi.
  • Collaudo finale di un’opera il cui costo quasi sempre è raddoppiato.


Questa sequenza di operazioni ha insiti alcuni errori di fondo, infatti prevede:
  • che un capitolato fatto da esperti sia sbagliato anche per un 30-40%.
  • che sia possibile recuperare il falso sconto, con pretestuose revisioni
  • che l’assoluta mancanza di realtà di tutto il processo, lo rende assolutamente poco trasparente
  • che il ritardo congenito dei pagamenti della PA costringe al “fai da te” finanziario.


La seconda proposta:
Al fine di garantire la regolarità delle gare, l’esecuzione dei lavori ed il pagamento dei lavori tutti regolamenti di gara devono compilati con le seguenti regole e devono contenere le seguenti clausole tassative:
  • Il bando di gara ed il capitolato devono contenere, oltre alle caratteristiche tecniche dell’opera, i termini temporali per il compimento dell’opera e le regole di pagamento per l’esecuzione dell’opera.
  • Il progetto di massima ed il capitolato relativo non devono esporre chiaramente il valore complessivo dell’opera.
  • Non sono ammesse varianti in corso d’opera.
  • L ’esecuzione è assegnata al miglior offerente, fate salve le condizioni che seguono.
  • La gara deve prevedere un costo finale “Chiavi in mano” fisso.
  • Non sono ammesse revisioni in corso d’opera salvo che nel caso di terremoti di elevata intensita (>5° grado Mercalli), alluvioni (> xy mm/mq) ed altri eventi catastrofici.
  • Il termine di consegna dell’opera è fisso fatte salo le condizioni di cui al punto precedente.
  • Il pagamento da parte della PA deve avvenire nei termini previsti dal bando di gara; in caso di ritardato pagamento sarà applicato un interesse uguale pari al doppio degli interessi pagati per BOT emessi nella data più prossima alla scadenza del pagamento..




In conclusione vorrei sottolineare che i due provvedimenti sopra definiti non prevedono costi o finanziamenti specifici e potrebbero avere riflessi positivi sia per l’economia generale sia per il miglioramento dei rapporti tra cittadini e PA.

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