E’ stato da poco votato ed approvata in Parlamento la legge di Bilancio Italiano per il prossimo anno. Uno dei temi più importanti in discussione riguarda la sanità, cioè l’organizzazione dei servizi sanitari per i cittadini.
La mie domande ignoranti sono:
-siamo ragionevolmente certi che i soldi messi a disposizione della sanità
pubblica non sono quelli necessari per un buon servizio?
- ci sono reali punti critici di consumo male indirizzato delle risorse?
Sono fermamente convinto che tutti
gli operatori sanitari, dal più importante
primario al più giovane dei portantini, fanno tutto il possibile per fa
funzionare il sistema. Sono sicuro che si potrebbero aumentare i finanziamenti,
ma sono ragionevolmente certo che le cose non cambierebbero di molto.
E allora?
L’immagine inserita in questa nota
suggerisce una spiegazione: il signor privacy è il vero scialacquatore dei
finanziamenti per la sanità.
Siamo tutti d’accordo che i dati
personali siano un bene da proteggere e che i dati medico-sanitari di una
persona non possano essere pubblicamente resi noti, ma quale è il limite oltre
il quale il valore del bene protetto causa una forte riduzione del valore di
quel bene?
Alcuni anni fa è stato inventato
FSE, il Fascicolo Sanitario Elettronico, che avrebbe potuto e dovuto contenere
tutte le informazioni sanitarie ch una qualsiasi struttura pubblica rileva nel corso si attività sanitarie
riguardanti uno di noi. Ma l’intervento di giuristi assolutamente con il
massimo delle buone intenzioni in nome di una malintesa difesa della privatezza
delle informazioni ha reso impossibile qualsiasi uso congiunto anche delle
nostre informazioni mediche.
Oggi esiste la possibilità tecnica
di eseguire operazioni chirurgiche a distanza, ma uno specialista non può
vedere una radiografia fatta il giorno prima in un’altra struttura del Servizio
Sanitario Nazionale,
E’ sicuramente più facile
“incatenare le informazioni” per evitarsi responsabilità che decidere
limitazioni che abbiano un senso logico.
Poi tutta questa blindatura dei
dati sanitari delle persone “normali” viene semplicemente bucata anche quando
si tratta di personaggi importanti. Ultimamente il Papa è stato ricoverato per
esigenze di cura …dopo un paio di giorni i giornali sapevano, o raccontavano di
sapere, tutti i particolari sulla salute di Sua Santità.
Negli ultimi mesi ho avuto la
necessità di frequentare assiduamente, e fortunatamente con successo, il
Sistema Sanitario Nazionale e mi sono reso conto quanti esami medici siano
stati ripetuti perché lo specialista della struttura A non poteva vedere i
risultati di un esame deciso dallo specialista B. Ovviamente il Medico di Base
non può accedere a quanto fatto dallo specialista A e B. E tutti questi
operatori agiscono dello stesso Sistema Sanitario Nazionale e per fornire le
migliori cure …devono ripetere gli stessi esami!
Forse è arrivato il momento di
rileggere criticamente tutta la teoria della privacy che in pratica si è
trasformata in una stanca prassi di firme su moduli che nessuno legge e che,
soprattutto in ambito sanitario, produce solo spreco di risorse che potrebbero
essere meglio usate ..anche per ridurre il numero di prestazioni che alla fine
allungano inutilmente anche i tempi d’attesa.
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