Dopo aver fissato alcuni regole base che cercheremo di
utilizzare in queste chiacchierate in questo secondo capitolo prendiamo in
esame il concetto di “infinito” che è spesso usato nel linguaggio matematico,
ma che in qualche modo va oltre il nostro modo di pensare umano.
GZ
–Il concetto di infinito fa nascere nella nostra mente una sorta di
interrogazione senza risposta quando pensiamo a qualcosa oltre l’infinito
stesso. Se non vogliamo entrare in discussioni metafisiche, forse dovremo
accettare questo concetto come accettiamo lo zero che in alcune espressioni da
luogo a risultati “strani” del tipo n0=1,
cioè qualsiasi numero elevato alla zero è uguale a 1, oppure n1 =n ed anche n/0=
(infinito).
SAR–l problema dell’infinito
è stato oggetto di speculazioni approfondite da parte di tanti matematici,
primo fra tutti Cantor. Sul pianerottolo si possono fare alcuni ragionamenti
per tentare di chiarire con alcuni esempi cosa il concetto di infinito.
Vediamo alcuni esempi.Un punto “geometrico” nello spazio ha una sua specifica posizione e non ha dimensioni, ma un insieme di punti costituisce una retta e sia essa un segmento di 1 mm o una retta infinita è sempre costituita da un numero infinito di punti. Non sono concetti che la nostra mente riesce a “disegnare”, ma sicuramente riesce ad accettare come veri.
Vediamo alcuni esempi.Un punto “geometrico” nello spazio ha una sua specifica posizione e non ha dimensioni, ma un insieme di punti costituisce una retta e sia essa un segmento di 1 mm o una retta infinita è sempre costituita da un numero infinito di punti. Non sono concetti che la nostra mente riesce a “disegnare”, ma sicuramente riesce ad accettare come veri.
GZ
–Bene, risulta abbastanza chiaro il ragionamento che rende accettabile
logicamente il significato matematico di infinito.
AAR–Esiste anche qualche esempio chi faccia capire il valore di Infinito in
Fisica?
SAR–La meccanica classica descrive i moti nel tempo come la serie continua di
posizioni che un corpo assume quando si muove. Abbiamo quindi una serie
infinita di posizioni come in una retta o anche una linea curva che il corpo
descrive in un una infinità di istanti. E concettualmente si può accettare che
l’infinità di posizioni e l’infinità di istanti vale sia per spostamenti lunghi
o corti, sia per durate grandissime o di pochi secondi.
AAR–Sembrano quasi dei ragionamenti illogici, cioè che una somma di valori
praticamente nulli dia luogo ad un valore finito.
SAR–E’ vero e ci sono voluti due menti come Newton e Leibniz per “scoprire” il Calcolo
Infinitesimale. Questi calcoli permeano tutta la fisica e non solo. Anche nella
Meccanica Quantistica dove spesso le grandezze fisiche sono quantizzate, gli
infiniti vengono fuori da tutte le parti.
AAR–Esiste qualche altra applicazione del Calcolo Infinitesimale?
SAR–Dovunque, anche nelle scienze sociali. Oltre a Ingegneria edile, elettronica,
telefonia idraulica e qualunque cosa possiate citare del mondo che ci circonda.
Ma torniamo all’infinito. L'Universo per
esempio in base alle attuali misure sembra essere infinito!
Si tratta di una applicazione reale, che
definirei imbarazzante: la Cosmologia, cioè lo studio dell’infinitamente
grande.
GZ
–E cosa si è scoperto?
SAR-Le ultime misure effettuale con la Missione Planck dell'ESA hanno confermato
il cosiddetto Modello Cosmologico standard (Lamda Cold Dark Matter), che i
sintesi dice:
1. il
nostro universo ha un'età di circa 13,8 miliardi di anni
2. L'universo
è in espansione accelerata
3. L'universo
su grande scala, centinaio di Mega Parsec (circa 3 miliardi di miliardi di km),
è Piatto (cioè di tipo Euclideo). Ovviamente in dimensioni più piccole è un
ribollire di galassie e di curvature. Pensate al mare visto dall'alto.
4. il
nostro universo non ha dimensioni che vanno oltre le capacità di misurazione.
No. E’ semplicemente infinito. Almeno fino alle prossime misurazioni e teorie
che potrebbero smentirlo. Questo è lo spirito del Metodo.
AAR–E un esempio di infinito più vicino a noi esiste?
SAR–Se sono in punto qualsiasi della terra io posso andare in una infinità di
direzioni e posso continuare a camminare senza fermarmi mai …è sufficiente
saper scalare i monti ed attraversare a nuoto i mari. Quindi la superficie
terrestre è finita ma illimitata, cioè senza confini. Mentre l'Universo in base
alle attuali misure non è solo illimitato. E’ infinito.
GZ
–Ma noi ci continuiamo a chiedere cosa c’è oltre i confini.
SAR–La risposta che si può dare è che la domanda stessa non ha senso. Se uno
spazio è infinito significa che non c’e un oltre, altrimenti non sarebbe
infinito.
AAR-Sembra quasi un gioco di parole, una sorta di risposta dialettica…
SAR–Se pensiamo di percorrere una retta, verso una qualsiasi delle direzioni
individuate dalla retta stessa, non troveremo mai la fine perché questa fine
non c’è, cioè la retta è infinita.
AAR-E’ duro immaginare questo fatto come un fatto reale.
SAR–Certamente. Io penso che solo se riusciamo ad assumere questa posizione
mentale riusciremo a capire molti ragionamenti che ci illustrano i fenomeni
fisici. Per concludere mi vien da dire che l'infinito è quanto di più reale si
possa immaginare ed in continuo lo usiamo. Mi sembra utile sottolineare che
nell’uso del concetto anche solo matematico bisogna sempre essere molto
accorti.
GZ- E’ possibile trovare qualche altro esempio?
SAR-Ci sono altri casi in cui un concetto logico permetterà di sviluppare una
intera teoria. Magari quando parleremo di buchi neri. Ma prima dovremo parlare
di Relatività. Si quella di Einstein. Altrimenti faremmo fantascienza, che è
fuori tema almeno nel nostro pianerottolo.
AAR–Questo viaggio tra la fisica e la
matematica, tra il finito e l’infinito ci ha sicuramente aiutato a iniziare a
capire come gira quello che ci circonda …è sicuramente un passo avanti ed uno
stimolo per andare oltre.
Alla prossima chiacchierata!
Alla prossima chiacchierata!
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