di Attilio A. Romita 11
dicembre 2018

Questo tema, nelle mani di Pirandello, da semplice triangolo
diventa una doppia coppia con contorno di perbenismo, bontà d’animo, voglia di
vendetta ed umorismo utile per alleggerire dramma della gelosia.
Centro del racconto, mai presente in scena, è il Cavalier
Fiorica che tradisce la moglie Beatrice con Nina, moglie di Ciampa suo uomo di
fiducia. Ciampa subisce la situazione e difende il suo buon nome con un eccesso
di fiducia nei mezzi di chiusura che la sua gelosia costruisce intorno alla
moglie. Tutta questa labile costruzione viene messa in crisi quando Beatrice
decide di smascherare il tradimento del marito e per questo chiede aiuto
proprio al povero Ciampa. Il meccanismo messo in moto da Beatrice può scatenare
un mare di maldicenze e disonore che colpirebbe i protagonisti e le famiglie coinvolte
loro malgrado. Un vero colpo di teatro salva la situazione: nessuno ha tradito
nessuno e tutto è nato da una gelosia smisurata quanto mal concepita che ha reso
Beatrice pazza.
Il dramma dei protagonisti è alleggerito da gli altri
personaggi: il delegato di polizia Spanò, sempre pronto a convincersi del suo
infallibile intuito; la matriarca Donna Assunta, madre di Beatrice; Fifi,
fratello di Beatrice, piccolo nobile di provincia; Saracena, la faccendiera del
paese; Fana, la fedele serva di Beatrice; e sullo sfondo Nina, la moglie forse
infedele di Ciampa. Proprio questo contrasto tra tragedia e commedia rende lo
spettacolo molto vivace e piacevole da seguire soprattutto per la bravura degli
attori che ci raccontano questo …gioco al massacro.
Sebastiano Lo Monaco è
Ciampa, Marina Biondi è Beatrice Fiorica, Clelia Piscitello è Assunta La Bella, Claudio Mazzenga è Fifì La Bella, Barbara Gallo è la Saracena, Giovanni Santangelo è il delegato Spanò, Lina Bernardi è Fana (la serva) e Maria Laura Caselli è Nina (moglie di Ciampa).
La costruzione e le
scene di Keiko Shiraishi sono
perfettamente funzionali al racconto e tradiscono un po’ l’origine giapponese
dell’autrice.
I costumi sono di
Cristina Da Rold, le musiche di Mario Incudine, le luci Nevio Cavina e aiuto
scenografo è Matteo Bianco
Il regista
collaboratore è Antonio Ligas e l’aiuto regista Maria Laura Caselli
SEBASTIANO LO MONACO,
oltre che indossare i panni di Ciampa, è il regista.
Due ore di spettacolo
seguito con interesse e divertimento dal pubblico che ha mostrato il suo reale
gradimento con molti applausi a scena aperta e con un lunghissimo e convinto appaluso
finale per tutti gli artisti.
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