Molto spesso ho ascoltato la ripetizione di lamenti e la proposizione di complessi concetti filosofici, ma, insieme a questo, anche idee e proposte: la somma è positiva perché parlare e ragionare aumenta la conoscenza; il silenzio è invece la tomba di tutto.
Un tema che spesso ricorre quando si parla di Rete è la libertà
di INTERNET e si passa spesso dalla libertà assoluta al controllo stretto di
questo “malefico Grande Fratello”.
Il tema della libertà ha infiammato animi e pensieri di
grandi e piccoli uomini e donne e, credo, non si arriverà mai al traguardo
teorico “la mia libertà finisce dove inizia la tua libertà” perché ci sarà
sempre qualcuno che pensa di difendere i deboli decidendo, secondo la sua
libertà, per loro.
La Rete ed il WEB sono i moderni agoni dove il tema della
libertà può essere esercitato, arrogantemente preteso, civilmente discusso e del
quale, talvolta, qualcuno ritiene di essere il difensore unico massimo.
Quando poi libertà e privacy si sommano, o meglio, si
scontrano, il terreno si fa bollente e scivoloso.
E’ giusto che chi meglio conosce un problema se ne faccia
interprete e chiarisca, secondo il suo pensiero, tutti gli aspetti che ritiene
dubbi.
Non è giusto che in nome di una malintesa libertà,
qualificare le idee di chi pensa di conoscere un problema come antiquate ed
oscurantiste.
La libertà e l’educazione individuale deve essere la misura
che discrimina tra la concezione della rete come oscuro antro di pedofili in
agguato, di furbi borseggiatori e di inutili chiacchieroni e l’idea che in rete deve essere possibile
tutto.
Un nostro saggio bisnonno non saprebbe traversare illeso una
strada cittadina come oggi sono capaci di fare bimbetti di 8 anni che, da
quando hanno fatto i primi passi, hanno appreso che si deve controllare il
traffico prima di traversare.
La paura del Grande Fratello Cattivo, la voglia di proteggerci
dall’alto, l’idea che esistono pochi saggi, il cui compito è costruire corazze
senza occhi e senza orecchie, è il più grosso danno che l’umanità si sia
autoinflitto.
Il concetto che la Storia è maestra di vita e che l’esperienza
ci protegge sono i veri scudi della libertà e compito dei maestri è insegnare
queste cose …..poi ci sarà chi sbaglia di più e chi di meno, ma Dio ci guardi
da chi non sbaglia mai ….o almeno lo pensa.
Buona LIBERTA’ a tutti.
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