Questo nuovo Colloquio del Pianerottolo con il mio amico Giorgio Zoli e me, nasce in un momento nel quale sembra quasi che la legge fondamentale del nostro stato ponga soltanto vincoli che complicano la situazione.
Ci siamo fatte varie domande e abbiamo cercato qualche spiegazione: forse questa chiaccherata è in grado di fornire utili riflessioni possibilmente costruttive.
Ci siamo fatte varie domande e abbiamo cercato qualche spiegazione: forse questa chiaccherata è in grado di fornire utili riflessioni possibilmente costruttive.
Anche questa volta, vista l’ampiezza del tema, abbiamo
ritenuto utile suddividerlo in due capitoli:
• Cosa è la
Costituzione in uno stato democratico moderno.
• E’ possibile
modificare la costituzione e come si può fare praticamente.
……………………………………
AAR Gli
avvenimenti italiani dell’ultimo anno (2011-2012 per i posteri) mi hanno fatto
tornare in mente un concetto appreso al liceo tanti anni fa: Il Contratto
Sociale così come lo aveva pensata quasi tre secoli fa il filosofo francese, ma
nato in svizzera, J.J.Rousseau.
Giustamente Rousseau affermava che il contratto sociale è la risposta che una comunità dà al problema di «trovare una forma di associazione che protegga, mediante tutta la forza comune, la persona e i beni di ciascun associato e per mezzo della quale ognuno, unendosi a tutti, non obbedisca tuttavia che a sé stesso e rimanga libero come prima.»
Ma come si è passati da questo assunto filosofico agli stati attuali?
Giustamente Rousseau affermava che il contratto sociale è la risposta che una comunità dà al problema di «trovare una forma di associazione che protegga, mediante tutta la forza comune, la persona e i beni di ciascun associato e per mezzo della quale ognuno, unendosi a tutti, non obbedisca tuttavia che a sé stesso e rimanga libero come prima.»
Ma come si è passati da questo assunto filosofico agli stati attuali?
GZ Il
primo passo è la necessità di accettare una struttura pubblica che sia in grado
di governare una comunità di cittadini. Non
considerando strutture calate dall’alto come le monarchia assoluta, la
tirannia, la teocrazia o del tutto destrutturate come l’anarchia, l’unica forma
di aggregazione accettabile di un popolo è la Repubblica nelle sue due
espressioni principali: la Democrazia e l’Oligarchia.
AAR Ed
in che cosa si differenziano questi due formati organizzativi?
GZ La
democrazia è il governo espresso da tutti i componenti di un gruppo omogeneo
che rappresenta uno stato, una città, una tribù o un’etnia.
L’oligarchia che è il governo di pochi su una comunità. Questi pochi possono essere una aristocrazia di censo, una tirannide di casta, un gruppo che comunque si impone con la forza o con la persuasione (in Platone i guardiani sono i migliori) .
L’oligarchia che è il governo di pochi su una comunità. Questi pochi possono essere una aristocrazia di censo, una tirannide di casta, un gruppo che comunque si impone con la forza o con la persuasione (in Platone i guardiani sono i migliori) .
AAR Ma
in pratica come si organizza una democrazia?
GZ Essenzialmente
secondo due modi: la democrazia diretta e la democrazia rappresentativa
La prima prevede l’esistenza di governanti e funzionari nominati da tutti, e talvolta anche estratti a sorte, che per brevi periodi esercitano il potere. Questa forma di consociativismo generale diviene assai difficile da praticare quando la comunità supera poche migliaia di componenti. La Svizzera è un esempio di democrazia parzialmente diretta e parzialmente rappresentativa in quanto c’è un larghissimo ricorso ai referendum),
La seconda prevede la presenza di un gruppo intermedio di delegati eletti da tutti, ma che hanno appunto la delega di formare leggi, nominare responsabili di settori specifici ed in conclusione amministrare lo Stato.
La prima prevede l’esistenza di governanti e funzionari nominati da tutti, e talvolta anche estratti a sorte, che per brevi periodi esercitano il potere. Questa forma di consociativismo generale diviene assai difficile da praticare quando la comunità supera poche migliaia di componenti. La Svizzera è un esempio di democrazia parzialmente diretta e parzialmente rappresentativa in quanto c’è un larghissimo ricorso ai referendum),
La seconda prevede la presenza di un gruppo intermedio di delegati eletti da tutti, ma che hanno appunto la delega di formare leggi, nominare responsabili di settori specifici ed in conclusione amministrare lo Stato.
AAR Mi
sembra di capire che la migliore organizzazione per i cittadini di uno stato
sia la Repubblica strutturata con criteri di rappresentatività.
GZ Questa
è la struttura statale più diffusa nel mondo contemporaneo in Europa, nelle
nazioni delle Americhe, siano esse di origine anglosassone che ispanico, come
in molte ex colonie africane ed in molti stati asiatici. E ad essa tendono
anche molti stati o gruppi di stati che sino a qualche anno fa erano soggetti
ad organizzazioni politiche più assolutiste.
AAR Ma
non tutti gli stati del mondo sono Repubbliche rappresentative?
GZ Oltre
gli Stati Federali e le Confederazioni, esistono anche Monarchie costituzionali
che dal punto di vista organizzativo possono essere assimilate a Repubbliche
rappresentative. Ma sono ancora diffusi molti stati, anche importanti, retti da
monarchie assolute, regimi islamici, tirannia di caste militari ed oligarchie
tiranniche.
AAR E
come si organizza praticamente una Repubblica rappresentativa?
GZ. I
principi costitutivi sono contenuti nella COSTITUZIONE, la legge base dello
stato che regola i poteri e le deleghe che il Popolo concede ai suoi
rappresentanti. La Costituzione può contenere principi di tipo rigido (Stati
Uniti, Francia, Italia) o può presentare alcune flessibilità ( Regno Unito-UK).
AAR C’è
qualche principio comune a tutte le Costituzioni moderne?
GZ Alla
base di tutte le Costituzioni c’è il principio della separazione dei Poteri,
cioè l’indipendenza e la parità dei poteri esecutivo, legislativo e giudiziario
e questo per evitare che uno di essi possa assumere il controllo completo dello
stato e dei cittadini.
Solo una rigorosa divisione dei poteri ed un completo equilibrio tra loro garantisce il mantenimento e lo sviluppo di uno stato e dei suoi cittadini. Al momento la Repubblica Francese sembra quella nella quale i tre poteri sono equilibrati in modo più stabile.
Solo una rigorosa divisione dei poteri ed un completo equilibrio tra loro garantisce il mantenimento e lo sviluppo di uno stato e dei suoi cittadini. Al momento la Repubblica Francese sembra quella nella quale i tre poteri sono equilibrati in modo più stabile.
AAR E
l’Italia come è organizzata?
GZ E’
una Repubblica parlamentare con una struttura nazionale nella quale coesistono
anche strutture regionali che godono di una certa indipendenza.
AAR
E la nostra Costituzione quando è nata?
GZ La
Costituzione fondativa della Repubblica italiana fu approvata dall'Assemblea
Costituente il 22 dicembre 1947 e promulgata dal capo provvisorio dello Stato
Enrico De Nicola il 27 dicembre 1947. Entrò in vigore il 1º gennaio 1948.
AAR Quali
sono i principi base della nostra costituzione?
GZ L’Italia
è una repubblica parlamentare a struttura regionalistica con una costituzione
rigida basata su un bicameralismo “perfetto” cioè un raddoppio di tutti gli
organi parlamentare cui è delegata la formazione delle leggi che, nell’identico
formato, devono essere sempre approvate da ambedue le Camere, quella dei
Deputati e quella dei Senatori. Questa doppia lettura delle leggi fu inserita
dai costituenti per evitare qualsiasi possibilità di “colpi di mano
legislativi”.
AAR Ma
pensi sia possibile cambiare le regole contenute nella Costituzione?
GZ Certamente,
ma per farlo esiste una complessa procedura che prevede la presenza di maggioranze
qualificate ed un doppio ciclo di approvazioni. La presenza di regole complesse
per i cambiamenti costituzionali ha il vantaggio di evitare cambiamenti
estemporanei, ma rende quasi sempre impossibili cambiamenti anche minimi ed
adeguamenti alle situazioni internazionali che mutano in modo indipendente
dall’Italia.
AAR A questo punto penso sia necessario un
ulteriore tentativo di analisi per cercar di chiarire quale è il metodo più
giusto per aggiornare la nostra Costituzione.
Nella II° parte di questa chiacchierata proveremo ad analizzare l’idea ed a fare qualche proposta
Nella II° parte di questa chiacchierata proveremo ad analizzare l’idea ed a fare qualche proposta
Nessun commento:
Posta un commento