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domenica 27 maggio 2012

Comunicazione Digitale – A margine di un incontro.


Nel corso dell’interessante incontro di ieri sul tema della Comunicazione Digitale si è, da parte dei relatori, ampiamente discettato su strumenti, metodi, valori e disvalori che i nuovi strumenti di comunicazione presentano.

Molte riflessioni degli oratori consideravano la rete ed internet quale cause ed effetto di un modo nuovo ed innovativo di comunicare le informazioni.
Prima di un discorso più generali un commento su due interventi. (Nota per la redazione -Non cito i nomi degli autori, ma solo la loro qualifica per un mio banale problema di memoria, non ho problemi ad aggiungerli in chiaro)

Il Giornalista dichiarava, se non ho inteso male, che la completezza d’informazione può solo venire da un giornale stampato che controlla le fonti ed è in grado di riportarle in modo corretto, mentre la rete, per la molteplicità intrinseca delle fonti più disparate spesso può provocare confusione. Peccato che ha dimenticato di citare i tanti, che non oso chiamare giornalisti, che compongono un giornale semplicemente ripetendo i lanci delle principali 10 agenzie.
La Rappresentante della Regione citava il fatto che molte persone poco oneste sfruttavano gli strumenti della comunicazione (Rete, TV, Giornalismo d’accatto) per promuovere il loro imbroglio e per vincere irregolarmente la loro battaglia. Penso che in questi casi non è il mezzo negativo, ma l’uso truffaldino del mezzo. Ma da che mondo e mondo la lotta tra ladri e specialisti delle serrature è continua ed infinita e, forse, …..anche questa è spinta innovativa.
Passando dal particolare al generale e basandomi sul mio punto di vista privilegiato, perché favorito da un lunghissimo periodo di osservazione, vorrei fare qualche considerazione.
Possiamo considerare la comunicazione come un processo imperniato su tre componenti fondamentali:
·       l’informazione
·       la confezione dell’informazione ovvero la grammatica e la sintassi del discorso informativo;
·       gli strumenti per diffondere l’informazione ovvero i tecnicismi attraverso i quali l’informazione arriva ai destinatari esatti o casuali.
Proverò ad esaminare separatamente questi tre componenti.

L’Informazione
E’ il fatto specifico, la notizia, anche particolareggiata, ma non commentata. Da sempre l’informazione ha le stesse caratteristiche con una unica differenza: la lontananza tra il luogo di avvenimento e dove la notizia è ascoltata. Diecimila anni fa arrivavano solo informazioni dalla Capanna accanto, oggi possono arrivare da tutto il mondo.

La confezione dell’informazione
E’ il modo di tradurre l’informazione in qualcosa che può essere trasmesso e recepito da terze persone.
L’operazione di traduzione può scomporsi in due azioni:
·       Una trasformazione di quanto visto ed udito dal “giornalista” in parole o immagini comprensibili dal destinatario dell’informazione. Le regole di questa traduzione sono perfettamente riepilogate nella “Legge delle 5 W –WHO, WHEN, WHERE, WHAT, WHY”
·       Un adattamento delle “parole ed immagini” al mezzo che sarà usato per trasmetterle. Questa fase non deve alterare minimamente il “contenuto” dell’informazione. Nel corso dei secoli questo passaggio è stato sempre più perfezionato: si è passati dai segnali di fumo che obbligavano a pochi concetti perfettamente codificati, alla Rete a Larga Banda che permette la trasmissione di complessi messaggi multimediali.
E’ importante notare che una valida informazione ben confezionata, anche se trasmessa con mezzi di fortuna, ha ben più valore di un fatto marginale trasmesso in HD. E per dimostrarlo è sufficiente ricordare delle notizie “dal fronte” scritti su una Lettera22 portatile e trasmesse con un telefono di fortuna ad uno stenografo che poi componeva il pezzo. Suggerisco di mettere a confronto questi “pezzi vissuti” con perfetti reportage televisivi ripetuti quasi ossessivamente in tutti i notiziari sino all’arrivo del contributo successivo.

Gli strumenti per diffondere l’informazione
Il progresso della tecnica ha reso possibile un trasferimento di informazioni sempre più completo, puntale, rapido.
La Rete ed Internet hanno inoltre aumentato oltre alla possibilità di penetrazione di una notizia, anche una sorta di verifica allargata della stessa e, negli ultimi tempi, anche una sorta di dialogo tra fornitori e fruitori che arricchisce il valore dell’informazione.
Alla disponibilità di strumenti tecnici segue l’apprendimento delle capacità e l’uso delle stesse in ottica di miglioramento della capacità di informare.
E’ importante tener presente che chi non si adegua al nuovo mezzo tecnico è destinato ad essere marginalizzato. Talvolta l’incapacità di apprendere l’uso di un nuovo tecnicismo viene spacciata quasi come di maggior nobiltà della mente sul mezzo: non è vero, e soltanto scarsa voglia di adeguamento.

La Rete e la Politica.
Interessante, nel corso della presentazione del Libro, il riferimento, sempre ripetuto e forse poco compreso, su OBAMA e su come è stato capace di usare la rete per competere e vincere. OBAMA ha capito come la rete poteva veicolare in modo pervasivo il suo messaggio ed ha chiesto una approvazione non solo simbolica alle sue idee: risultato 800 milioni di finanziamento volontario e costruito di tanti piccoli e piccolissimi contributi.
Quali sono i fattori che hanno facilitato la azione di Obama? 
·       Una considerazione radicata nella gente che la politica costa ed è giusto aiutare il proprio candidato.
·       Uno strumento molto diffuso, la rete, ed una capacità altrettanto diffusa di usarlo
Può essere ripetuta questa tecnica in Italia?
E’ quasi impossibile perché occorre ricordare che la Prima Repubblica è inciampata sulla errata convinzione, anche un po ipocrita, e chi chiede o riceve soldi è un venduto e che la politica si fa per passione ….ed i manifesti si pagano con una stretta di mano.
Ma c’è una seconda ragione importantissima: l’uso di Internet è ridottissimo, il 50% degli Italiani non la usa per ignoranza, in senso letterale; e questa percentuale si avvicina al 100% man mano che l’età cresce. E’ ovvio che OBAMA, in italia , doveva trovare uno strumento diverso per vincere.

Conclusione
Spero di essere riuscito a chiarire la differenza tra valore del contenuto, l’informazione, la confezione del contenuto ed il modo di trasferirlo.
Penso che solo se riusciamo a cogliere le differenze, potremo usare bene quanto abbiamo a disposizione.
Chi saprà farlo, nel bene e nel male, vincerà; che resterà nella sua nicchia, perderà.
L’innovazione è la necessità di trovare strumenti per risolvere meglio i problemi di ieri in modo che la soluzione sia valida anche per domani.
Questo significa non solo Innovare per Competere, ma soprattutto Competere per Vincere.

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