Nel corso dell’interessante incontro di ieri sul tema della Comunicazione Digitale si è, da parte dei relatori, ampiamente discettato su strumenti, metodi, valori e disvalori che i nuovi strumenti di comunicazione presentano.
Molte riflessioni degli oratori consideravano la rete ed
internet quale cause ed effetto di un modo nuovo ed innovativo di comunicare le
informazioni.
Prima di un discorso più generali un commento su due
interventi. (Nota per la redazione -Non
cito i nomi degli autori, ma solo la loro qualifica per un mio banale problema
di memoria, non ho problemi ad aggiungerli in chiaro)
Il Giornalista dichiarava, se non ho inteso male, che la
completezza d’informazione può solo venire da un giornale stampato che
controlla le fonti ed è in grado di riportarle in modo corretto, mentre la
rete, per la molteplicità intrinseca delle fonti più disparate spesso può
provocare confusione. Peccato che ha dimenticato di citare i tanti, che non oso
chiamare giornalisti, che compongono un giornale semplicemente ripetendo i
lanci delle principali 10 agenzie.
La Rappresentante della Regione citava il fatto che molte
persone poco oneste sfruttavano gli strumenti della comunicazione (Rete, TV,
Giornalismo d’accatto) per promuovere il loro imbroglio e per vincere
irregolarmente la loro battaglia. Penso che in questi casi non è il mezzo
negativo, ma l’uso truffaldino del mezzo. Ma da che mondo e mondo la lotta tra
ladri e specialisti delle serrature è continua ed infinita e, forse, …..anche
questa è spinta innovativa.
Passando dal particolare al generale e basandomi sul mio
punto di vista privilegiato, perché favorito da un lunghissimo periodo di
osservazione, vorrei fare qualche considerazione.
Possiamo considerare la comunicazione come un processo
imperniato su tre componenti fondamentali:
·
l’informazione
·
la confezione dell’informazione ovvero la grammatica
e la sintassi del discorso informativo;
·
gli strumenti per diffondere l’informazione
ovvero i tecnicismi attraverso i quali l’informazione arriva ai destinatari
esatti o casuali.
Proverò ad esaminare separatamente questi tre componenti.
L’Informazione
E’ il fatto specifico, la notizia, anche particolareggiata,
ma non commentata. Da sempre l’informazione ha le stesse caratteristiche con
una unica differenza: la lontananza tra il luogo di avvenimento e dove la
notizia è ascoltata. Diecimila anni fa arrivavano solo informazioni dalla
Capanna accanto, oggi possono arrivare da tutto il mondo.
La confezione
dell’informazione
E’ il modo di tradurre l’informazione in qualcosa che può
essere trasmesso e recepito da terze persone.
L’operazione di traduzione può scomporsi in due azioni:
·
Una trasformazione di quanto visto ed udito dal
“giornalista” in parole o immagini comprensibili dal destinatario
dell’informazione. Le regole di questa traduzione sono perfettamente
riepilogate nella “Legge delle 5 W
–WHO, WHEN, WHERE, WHAT, WHY”
·
Un adattamento delle “parole ed immagini” al
mezzo che sarà usato per trasmetterle. Questa fase non deve alterare
minimamente il “contenuto” dell’informazione. Nel corso dei secoli questo
passaggio è stato sempre più perfezionato: si è passati dai segnali di fumo che
obbligavano a pochi concetti perfettamente codificati, alla Rete a Larga Banda
che permette la trasmissione di complessi messaggi multimediali.
E’ importante notare che una valida informazione ben
confezionata, anche se trasmessa con mezzi di fortuna, ha ben più valore di un
fatto marginale trasmesso in HD. E per dimostrarlo è sufficiente ricordare
delle notizie “dal fronte” scritti su una Lettera22 portatile e trasmesse con
un telefono di fortuna ad uno stenografo che poi componeva il pezzo. Suggerisco
di mettere a confronto questi “pezzi vissuti” con perfetti reportage televisivi
ripetuti quasi ossessivamente in tutti i notiziari sino all’arrivo del contributo
successivo.
Gli strumenti per diffondere
l’informazione
Il progresso della tecnica ha reso possibile un
trasferimento di informazioni sempre più completo, puntale, rapido.
La Rete ed Internet hanno inoltre aumentato oltre alla
possibilità di penetrazione di una notizia, anche una sorta di verifica
allargata della stessa e, negli ultimi tempi, anche una sorta di dialogo tra
fornitori e fruitori che arricchisce il valore dell’informazione.
Alla disponibilità di strumenti tecnici segue
l’apprendimento delle capacità e l’uso delle stesse in ottica di miglioramento
della capacità di informare.
E’ importante tener presente che chi non si adegua al nuovo
mezzo tecnico è destinato ad essere marginalizzato. Talvolta l’incapacità di
apprendere l’uso di un nuovo tecnicismo viene spacciata quasi come di maggior
nobiltà della mente sul mezzo: non è vero, e soltanto scarsa voglia di
adeguamento.
La Rete e la Politica.
Interessante, nel corso della presentazione del Libro, il
riferimento, sempre ripetuto e forse poco compreso, su OBAMA e su come è stato
capace di usare la rete per competere e vincere. OBAMA ha capito come la rete
poteva veicolare in modo pervasivo il suo messaggio ed ha chiesto una approvazione
non solo simbolica alle sue idee: risultato 800 milioni di finanziamento
volontario e costruito di tanti piccoli e piccolissimi contributi.
Quali sono i fattori che hanno facilitato la azione di
Obama?
·
Una considerazione radicata nella gente che la
politica costa ed è giusto aiutare il proprio candidato.
·
Uno strumento molto diffuso, la rete, ed una
capacità altrettanto diffusa di usarlo
Può essere ripetuta questa tecnica
in Italia?
E’ quasi impossibile perché occorre
ricordare che la Prima Repubblica è inciampata sulla errata convinzione, anche
un po ipocrita, e chi chiede o riceve soldi è un venduto e che la politica si
fa per passione ….ed i manifesti si pagano con una stretta di mano.
Ma c’è una seconda ragione
importantissima: l’uso di Internet è ridottissimo, il 50% degli Italiani non la
usa per ignoranza, in senso letterale; e questa percentuale si avvicina al 100%
man mano che l’età cresce. E’ ovvio che OBAMA, in italia , doveva trovare uno
strumento diverso per vincere.
Conclusione
Spero di essere riuscito a chiarire
la differenza tra valore del contenuto, l’informazione, la confezione del
contenuto ed il modo di trasferirlo.
Penso che solo se riusciamo a
cogliere le differenze, potremo usare bene quanto abbiamo a disposizione.
Chi saprà farlo, nel bene e nel
male, vincerà; che resterà nella sua nicchia, perderà.
L’innovazione è la necessità di
trovare strumenti per risolvere meglio i problemi di ieri in modo che la
soluzione sia valida anche per domani.
Questo significa non solo Innovare
per Competere, ma soprattutto Competere per Vincere.
Nessun commento:
Posta un commento