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lunedì 10 settembre 2012

PA LOCALE, TRASPARENZA, SOCIAL FORUM E ….E.GOV


Qualche riflessione sull’argomento “sviluppiamo il nostro social network” e su i relativi commenti in http://www.innovatoripa.it/content/sviluppiamo-il-nostro-social-network.

Una prima considerazione, tratta da commenti e risposte, è che si fa una certa confusione tra intranet, dedicata a collaboratori interni della PA locale, e la possibilità di accesso che devono avere i Clienti della PA malamente definiti come Utenti.
Seconda analisi merita anche la giusta richiesta dei dipendenti di poter accedere dalla rete aziendale a siti pubblici dedicati a social forum e simili.
Terzo argomento da analizzare è la tipologia di “strumento tecnico e supporto di rete” che è possibile usare per un migliore e più sicuro servizio.
I tre argomenti, secondo me, è bene siano trattati congiuntamente in quanto le soluzioni possibili e percorribili possono spesso rispondere bene alla soluzione di più esigenze.
La prima esigenza cui una soluzione dovrebbe rispondere è di ottenere il massimo delle funzionalità con il minimo della spesa. Questa necessità, a prima vista difficilmente risolvibile, può trovare risposta in una risposta comune e condivisa risultato dalla reale cooperazione di molte se non di tutte le amministrazioni simili, siano esse città, paesi, regioni o province. E’ vero, è cosa solo immaginabile visto che …ognuno è più bravo degli altri.
La seconda esigenza riguarda privacy e sicurezza. Condizione di base è che possano essere definiti livelli di accesso alla intranet specifica, ad una intranet comune a più amministrazioni, a funzionalità generali utilizzabili da qualsiasi cittadino o da cittadini o gruppi di cittadini specifici.
La risposta è nella costruzione di una Cloud privata con vari e ben definiti livelli di autorizzazione. E’ chiaro che lo sviluppo reale di un progetto di qualità richiede una grande disponibilità di risorse. Anche in questo caso la cooperazione di tutte le amministrazioni interessate e la condivisione degli oneri rende il risultato fattibile. Per lo sviluppo di questo progetto potrebbe anche essere utilizzata una soluzione di mercato in quanto la forza contrattuale di un gruppo numeroso e coeso risulta notevole.
Infine una idea di come potrebbe essere risolto il “conflitto di interessi” tra la libertà del dipendente e le esigenze di produttività.
Chiaramente la risposta non può essere tecnologica in quanto il problema è di tipo etico comportamentale e può avere soluzione solo nel mix di regole semplici ben definite (es, non perdere tempo!) e sanzioni realmente applicate (es. controlli a campione e sanzioni reali come multe ed anche licenziamento).
In conclusione:
  • soluzioni condivise sviluppate cooperativamente;
  • intranet aperta a tutti i “dipendenti” secondo livelli di autorizzazione.
  • Extranet per tutti i cittadini con funzionalità e navigazione comuni.

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