Un commento dell'uomo della strada, anche se con sue idee
politiche, sulle notizie di oggi.
Ministro Cancellieri, avvocati e lobby.
Egitto e la nuova rivoluzione.
Partito Democratico.
Ministro Cancellieri, avvocati e lobby.
In Italia la parola lobby è per molti sinonimo di un insieme
perverso mafia, ‘ndrrangheta, camorra e sacra corona unita.
Nel resto del mondo identifica gruppi che hanno interessi
leciti in comune e che quindi tentano di portare aventi i loro interessi.
Forse questa concezione diversa facilita una comprensione
diversa e certi fenomeni e di questa confusione “fa’ tesoro” proprio chi si
cela nella confusione per fare i suoi affari non sempre leciti.
Dopo questa mia considerazione epistemologica, provo a dire
la mia sulla frase del Ministro Cancellieri che mi trova completamente d’accordo.
Per prima cosa sostituirò la parola lobby con la frase “gruppo
di avvocati” che per eccesso di zelo legale combattono le innovazioni digitali
come invenzioni diaboliche contro la legalità.
Solo un esempio banale: la lotta contro la posta elettronica
certificata. Gli avvocati dicono con mille cavilli che una mail mandata da un
ente/utente identificato e certificato ad un ente/identificato e certificato è
poco sicura perché un truffatore informatico potrebbe modificarne il contenuto.
Poi però santificano una RaccomandataRR, cioè un foglio di carta che parte da
un ente/utente, ma non si sa chi lo ha redatto, chi lo ha maneggiato, chi lo ha
trasportato, chi lo ha ricevuto effettivamente …..ma è un bel pezzo di carta
frusciante con tanti bolli tondi e tanti costi aggiuntivi. E, volendo proprio
essere cattivi, da tutte le incertezze sul “trasporto del pezzo di carta”
traggono spunto per…mille cause.
Stesso ragionamento per Carta d’Identità Digitale che non
sarebbe sicura perché qualsiasi cosa digitale è, dicono facilmente modificabile.
Ma questi difensori della fede non ricordano che l’emissione di una Carta d’Identità
è fatta sulla base di dichiarazioni di una persona e su due testimoni che, alla
bisogna, si trovano sempre all’uscita degli uffici comunali e costano pochi
euro. E’ vero che questi falsi testimoni sono legalmente perseguibili, ma
esattamente allo stesso modo chi modifica un documento digitale è …un
malfattore.
Questi due piccoli esempi sono solo la punta di un iceberg
di moltissimi aggiornamenti procedurali che abbatterebbero le spese che “l’amore
per il cartaceo” produce. Ricordiamo che una mail costa praticamente zero e una
RaccomandataRR costa due euro …..e quante RaccRR si potrebbero evitare!
Egitto e la nuova rivoluzione.
Una riflessione molto personale e basata su ricordi
personali.
Sin da i tempi della caduta di Re Faruk, prima la mia
memoria non va, l’Egitto ha vissuto una susseguirsi di “governi” nati da una
rivolta, più o meno popolare e militare, che, dopo una iniziale dittatura
militare, sembrava introdurre criteri di normale libertà, ma che poi, per mille
motivi che non sono in grado di raccontare in dettaglio, si trasformava in una
reale dittatura e con questo innescava i semi della sua caduta.
Lo scorso anno sembrava che questi cicli perversi si interrompessero
e che “l’alba della democrazia” stesse spuntando. Peccato che ben presto questa
alba è diventata nuvolosa per un eccesso di presenza dei Fratelli Mussulmani e
della Jihad islamica. I gruppi d’azione, che lo scorso anno avevano raggiunto
il loro scopo e si era arrivata ad elezioni sufficientemente liberi, si sono
resi conto che le loro speranze di libertà e democrazia erano sempre più
coperte dal velo islamico. Quale poteva essere una via d’uscita? Unica forza
sufficientemente forte erano i militari e, per l’ennesima volta, i militare
hanno raccolto la …patata bollente.
Cosa succederà domani non lo so, ma il primo provvedimento
preso fa ben sperare: i militari hanno nominato un magistrato quale
responsabile di gestire il cambiamento.
Che sia la volta buona?
Partito Democratico.
In questo momento, semplificando, il PD sta scontando “le
idee dei suoi genitori”: la DC ed il PCI, quali che siano i nomi che questi
partiti hanno preso nel tempo.
Questo matrimoni, che iniziò oltre 50 anni fa con “l’apertura
a sinistra”, è stato sempre conflittuale e, molto di più, oggi che è diventato
una sorta di convivenza a tre con un nemico in casa.
Non so chi riuscirà a far convivere queste anime politiche e
spero che non si arrivi ad una pericolosissima separazione. Ricordiamoci che
dalla scomposizione del PCI sono sorti un grande partito, ora PD, e tante
piccole entità di sinistra più estrema che sono scomparse.
La mia idea, per quel che vale, è che, se il PD non esce dal
guado, si avrà il seguente quadro:
a destra un insieme sempre più coeso, a sinistra 2 entità
litigiose ed in mezzo un partito della protesta sempre più forte. Io, con idee
di destra, non credo sia un quadro auspicabile.
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