AAR – Prima di affrontare un nuovo
capitolo del grande libro, penso sia opportuno chiarire due dei mille dubbi che
un argomento complesso come la Fisica moderna scatena nella nostra mente. Il
primo riguarda l’impressione che possano affondare nei buchi neri tutte le
stelle dell'universo; il secondo riguarda l’esattezza della “legge di gravità”
...ma allora Newton ha sbagliato?
SAR – Al primo dubbio è solo possibile
dare una serafica risposta: dobbiamo
abituarci a vedere i buchi neri come normali oggetti astronomici con delle proprietà estreme in termini di densità o di deformazione dello spaziotempo. Sicuramente per capire di più dobbiamo prima parlare, spero non a sproposito, di un argomento molto complesso: lo spaziotempo.
abituarci a vedere i buchi neri come normali oggetti astronomici con delle proprietà estreme in termini di densità o di deformazione dello spaziotempo. Sicuramente per capire di più dobbiamo prima parlare, spero non a sproposito, di un argomento molto complesso: lo spaziotempo.
Riguardo Newton mi sento di dire che per me Newton resta il più grande di tutti
gli scienziati, anche se questo tipo di classifiche non mi piacciono. Detto
questo mi sembra giusto chiarire che in certe condizioni l’idea che una teoria
sia sbagliata non è una offesa allo scienziato o una bufala. E' il cuore della
scienza. Lo abbiamo detto. Ogni teoria è provvisoria. Viene superata da altre
che meglio descrivono alcuni particolari
in più o nuovi fenomeni. Per spiegarmi meglio vorrei citare Newton a mio modo.
AAR - Grazie per i chiarimenti, mi hai tolto un
peso. Dire che le leggi di Newton sono sbagliate mi sembrava una storia tipo,
"non è vero che siamo stati sulla Luna" o altre stupidaggini di
questo tipo
SAR -
Una premessa dovuta. Citerò Newton sulla base delle mie conoscenze
personali basate su ahimè tante letture. Parlerò di Newton scienziato e grande
pensatore e non di Newton alchimista o
valente e spietato direttore della Zecca d'Inghilterra.
A mio parere Newton ha avviato ben quattro grandi linee di pensiero. Cominciamo
dalle prime due. Newton, poco più che ventenne, pone le basi dei primi 2 temi
fondanti della Fisica Moderna e cioè:
1. La
Meccanica Classica.
2. La
Legge di Gravitazione universale, ovvero la Meccanica Celeste
AAR – Proviamo a tentare di comprendere un po meglio
questi temi.
SAR – Parliamo allora di Meccanica Classica. La famosa formula F=m a ne è la sintesi. F sta per la forza che agisce su un
corpo, m è la massa dello stesso ed a è l’accelerazione. Solo dopo 250 anni per spiegare i fenomeni atomici verrà
formulata la Meccanica Quantistica. Sarà uno dei temi più affascinati e
intriganti di cui parleremo molto più avanti. Una promessa.
Newton essendo un grande cerca di motivare con ragionamenti e esperienze tutto
quanto. Nel suo Libro, i Principia, per definire l'accelerazione deve definire
la velocità, per definire la velocità deve definire spazio e tempo. Lo fa in
modo mirabile e minuzioso. A tal punto che deve inventare o riscoprire il
Calcolo Infinitesimale. Questo argomento è uno dei quattro che ho rinviato al
prossimo pianerottolo.
AAR – e a quali altre conclusioni arriva Newton?
SAR - Le sue conclusioni sono eclatanti, almeno dal punto di
vista dei fondamenti della fisica e del pensiero. Newton afferma che esiste uno
Spazio Assoluto. Esiste un Tempo Assoluto. In questo spazio e in questo tempo
si svolgono i fenomeni fisici e quindi anche quelli astronomici.
AAR – E queste conclusioni per chi valgono?
SAR - La meccanica si applica a tutto e a tutti. Anche alla
luna, alle stelle, ai pianeti. Un’altra grandissima affermazione! Ovviamente
Newton non fa affermazioni a cuor leggero: motiva, calcola, dimostra e comunica.
Per rendere più comprensibili le sue affermazioni usa quasi sempre usa metodi
geometrici che all'epoca erano più comprensibili rispetto all'appena nato
calcolo infinitesimale.
AAR – Non mi è ben chiaro cosa rappresenta la a nella formula F=m.a
SAR – a è la
accelerazione cioè come varia la velocità, ma per poterla usare correttamente
nella sua formula Newton ha avuto bisogno proprio di definire spazio e tempo
assoluto.
AAR – Questo suo approccio era condiviso dagli altri scienziati?
SAR – No. Cartesio ad esempio era contrario a questo approccio.
Anche qui ci vorranno 250 anni per rimettere in discussione questi concetti.
Einstein con la prima stesura della Relatività cosiddetta ristretta demolirà il
concetto di tempo assoluto e con la stesura della Relatività Generale demolirà
il concetto di spazio assoluto. Roba da Filosofi? No. Roba da fisici e da
fisica sperimentale. Non lasciatevi confondere da questi concetti pensate che per
fare un passo avanti rispetto a Newton ci sono voluti 250 anni e geni della
portata di Einstein.
AAR – A questo punto forse è meglio chiarire anche come
definisce m, la massa.
SAR - Newton cerca di definirla come
contenuto di un corpo, espressione della sua densità, come resistenza, inerzia
a essere messa in moto. Per meglio spiegare Newton parla di quantità di moto di
un corpo come prodotto della massa per la velocità. Poi definisce la Forza F come qualcosa che imprime il moto e
quindi la variazione nel tempo della velocità per la massa.
Su questa base F= m a è insieme la
definizione di forza e la legge che la legga a massa e accelerazione.
Potrebbe essere utile leggere la pagina dei PRINCIPIA
dove Newton enuncia le sue leggi
AAR – Passiamo ora al secondo tema: La
Legge di Gravitazione universale, ovvero la Meccanica Celeste.
SAR - Si tratta della legge
dell'inverso del quadrato delle distanze. Come detto Newton non scrive la
formula, la recita. Ma noi la scriviamo.
AAR – E sicuramente dà anche una
dimostrazione di questa legge.
SAR- Certamente ed ancora una volta
con metodi geometrici. Anche qui 250 anni di conferme spettacolari e qualche piccolissimo neo dovuto
alla sottigliezza osservativa degli astronomi. Ed i più grandi fisici
matematici sviluppano metodi per calcoli astronomici precisissimi capaci di
prevedere l'esistenza dei pianeti più esterni e indicare dove puntare il
telescopio per vederli.
AAR – C’è qualche considerazione da
aggiungere per ben comprendere la legge che Newton ha appena enunciato?
SAR - Newton deve fare una assunzione forte
enunciando la sua legge. La fa a malincuore anche contro il parere di tanti
illustri scienziati come per es. Leibniz. La sua legge non contiene il tempo in
forma esplicita. Ovvero la forza tra due pianeti, due stelle è istantanea. E'
una azione a distanza. Non c'è contatto o contiguità tra i due corpi (esempio
Terra Luna). Newton era consapevole. Ma la sua legge funzionava benissimo.
AAR – Quali sono le prime conseguenze
della legge di Newton?
SAR - In un sol colpo il Sistema Solare
poteva essere studiato dettagliatamente dal punto di vista del moto. Ancora
oggi con la legge di gravitazione di Newton lanciamo i satelliti e spediamo le
sonde ai confini del sistema solare. Ma non potremmo utilizzare il GPS. Si
quello delle macchine o degli aerei. La
legge di Newton non è abbastanza precisa per guidarci. Proprio a causa di quel
neo. E' istantanea. Ma niente può essere istantaneo. Un principio, assioma su
cui dovremo ritornare. Ricordate che abbiamo
sempre in sospeso la velocità della luce e il nostro rilegatore di Londra.
AAR – E come continua questa
affascinate storia della scienza?
SAR-
Einstein con uno sforzo intellettuale al limite della resistenza fisica, dal
1905 al 1916, praticamente da solo mette a punto la Relatività Generale, che da
solo risolve il problema dello spazio assoluto, del tempo assoluto e della
fantomatica azione a distanza della Legge di Gravitazione di Newton. Le
equazioni sono complesse. Molto complesse. Ovviamente equazioni differenziali,
ovvero equazioni che si basano sul calcolo infinitesimale di Newton e Leinbiz.
Tempo e Spazio si intrecciano nelle equazioni e nelle soluzioni. Ne parleremo molto più avanti. In fondo siamo
solo al ‘600. Al momento non possiamo capire come e perché. Saremo costretti a
capire cosa sono per Einstein spazio e
tempo. Ovviamente sempre in modo provvisorio.
AAR
– E quel piccolo errore nella formula di Newton qualcuno lo ha calcolato?
SAR
- Einstein, anche se in un modo matematicamente imbarazzante, trova il piccolissimo
neo della legge di Newton. Per i più curiosi dirò che gli astronomi avevano
misurato che il perielio di Mercurio si spostava di 5599,74 secondi d'arco per
secolo con un errore al massimo di 43 secondi d'arco per secoli. I più grandi
matematici, applicando la teoria di Newton e facendo calcoli straordinariamente complessi e belli,
trovavano un valore di inferiore di appena 42,98 secondi d'arco per secolo. Si
noti secolo! Ebbene era il valore aggiuntivo previsto dalla Relatività
Generale. Era una delle conferme che la Relatività affinava le leggi di Newton.
Nello spirito della evoluzione della scienza.
AAR
– E quale è la tua riflessione finale su questo straordinario cammino della
scienza?
SAR
Vorrei ribadire che i problemi concettuali che stiamo toccando sono molto importanti per la vita di tutti i giorni
e non solo per la fisica. Abbiamo fatto l’esempio del GPS proprio per questo.
Ma ne vedremo tanti altri. Tanti!
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