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domenica 9 novembre 2014

Un incontro interessante allo Stadio di Domiziano.

Avvenimenti interessanti a Roma e sabato 8 Novembre sono stato attratto dalla concomitanza di ben tre avvenimenti: la riapertura al pubblico dello Stadio di Domiziano, la presenza di una mostra di armi romane di cui avevo sentito mirabilie, e la segnalazione di un amico che era andato a vedere la suddetta mostra ed aveva assistito ad una inattesa conferenza storica sulla nascita dell'Impero romano.
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II EDIZIONE DELLA CONFERENZA SABATO 29 NOVEMBRE ORE 10,30
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Forse per la prima volta in vita mia, giunto a Piazza Navona, ho realizzato veramente cosa doveva essere lo Stadio di Domiziano, eretto quasi alla fine del I secolo p. C. dal figlio minore di Vespasiano, e dedicato espressamente alle gare di atletica, poi occasionalmente utilizzato per battaglie navali. In pratica occupava tutto lo spazio della piazza, che era il campo di gara, mentre gli attuali palazzi sorgono sulle gradinate: poteva contenere 30.000 posti.
Al temine della interessante e coinvolgente conferenza, mi sono fermato a parlare con il conferenziere, Flavio Impelluso, perché ero curioso di conoscere qualcosa di più sulla mostra e sulle sue conferenze ….il plurale è d’obbligo perché il passaggio dalla Repubblica all’Impero è solo, per adesso, ultimo episodio analizzato e raccontato dal conferenziere.
Per evitare di sbagliare qualcosa ho registrato il racconto del relatore e ve lo riferisco fedelmente.
“Gli spazi dello Stadio aperti al pubblico, a dire il vero, non sono molto vasti, ma basta quel poco che si vede ed un pizzico di immaginazione per sentirsi catapultare in un mondo fantastico, con gli scontri delle navi nelle naumachie, gli ordini gridati dei nocchieri, il boato degli spettatori: toccare una colonna e chiudere per un attimo gli occhi, è un tutt'uno con il sentire gli echi di una grandezza ormai troppo lontana, peccato.
Molto interessanti le ricostruzioni dello Stadio illustrate dai due grandi schermi TV, con immagini di un realismo stupefacente.
Passato questo attimo sognante, che poi è un po' tipico per noi innamorati di Roma quando tocchiamo le sue pietre, mi sono guardato intorno, tra grandi teche vetrate ricolme di splendide riproduzioni di elmi, scudi, loriche, lance e quant'altro riguardante le armi dell'esercito romano nelle varie epoche: è presente anche una ricca sezione di armi ed armature specifiche dei giochi gladiatori.
 L'ideatore della mostra è un architetto Silvano Mattesini il quale, fotografando e disegnando dal vero (colonna Traiana, steli funerarie, bassorilievi dei monumenti e degli archi trionfali, ecc.) i particolari dell'armamento delle legioni, li ha fatti riprodurre fedelmente da artigiani specializzati: In pratica ogni pezzo è un manufatto originale, una perfetta riproduzione di un originale di duemila anni fa: per gli appassionati è una esposizione (mi hanno detto) unica al mondo, da non perdere.”
La conferenza, dal titolo "Prodromi dell'Impero ed avvento del Principe", illustra le ragioni del progressivo indebolimento del Senato a fronte dell'emergere di uomini dalla fortissima personalità, le lotte interne per il potere, gli scontri alle frontiere contro gli invasori, fino appunto all'avvento del Principe (Augusto) ed alla nascita dell'Impero-
Chi assiste alla conferenza, udendo l’esposizione e guardando le immagini dei personaggi e dei luoghi dove e come si svolgono gli avvenimenti, riesce ad “entrare nella Storia” i cui sviluppi si chiariscono e ci si sente quasi dei contemporanei agli avvenimenti.
Il relatore è un appassionato di arte e di storia, in particolare di quella romana: tiene conferenze per hobby, ed è stato invitato ad intervenire dai gestori della mostra proprio per creare un originale connubio tra storia narrata ed armi esposte, il tutto ambientato nella stupenda location dello Stadio .Mi ha spiegato che questo esperimento non è nuovo per lui, perché recentemente aveva aperto e chiuso un programma storico-divulgativo ("I giovedì delle Mura", presso il Museo delle Mura), con due sue conferenze:"21 Settembre del 31 a. C.: la storia al bivio" e "Gallia capta est: la battaglia di Alesia".
Per quanto riguarda lo Stadio di Domiziano, è ancora da definire con i gestori della mostra la possibilità di una terza replica, indicativamente  Sabato 29 Novembre, della attuale conferenza.
 Mi è sembrato giusto andare un più a fondo sulla produzione storica di Flavio Impelluso ed ho scoperto che l’intero ciclo di conferenze, 9 titoli, ha analizzato dall’Uomo di Neanderthal ai Nativi Americani ed il nucleo centrale è dedicato alla storia romana. Una importante considerazione del conferenziere mi ha colpito: in molti casi avvenimenti della storia Romana hanno avuto conseguenze sino ad i nostri giorni. Per es, nella battaglia di Azio, se avessero vinto Antonio e la regina Cleopatra, molto probabilmente il centro del mondo si sarebbe spostato in Egitto, l’impero romano non ci sarebbe stato e la storia successiva forse sarebbe stata diversa.
Così come, è sempre Flavio Impelluso che parla di un’altra sua conferenza, se alla battaglia di Lepanto avessero vinto i Turchi forse l’Europa…sarebbe stata un'altra.
Il successo di questa conferenza ha stimolato la mia curiosità sul seguito avuto alle precedenti conferenze: ciascuno dei 9 titoli è stato ripetuto almeno 3 volte per rispondere alla richieste del giro di amici che superavano il numero dei posti disponibili in sala.
Ho cercato di saggiare la possibilità di reiterare questo itinerario storico-culturale e la proposta è stata accolta positivamente fatta salva la necessità di individuare una opportuna location per ripetere una o più delle conferenze.
Sabato 29 novembre alle 10,30 ci sarà la ripetizione della conferenza.
In conclusione un sabato mattina ben speso con una apertura per il futuro …chi vuol fare proposte si faccia avanti.


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