Dopo qualche mese di assenza torna tra noi Teresa Galletti Ranaglia con due riflessioni poetiche sul valore della volontà e sul senso della vita che deve essere sempre affrontata positivamente.
“Voglio”.

La
solitudine è un abisso
senza
fondo,
è un mare
sempre piatto
nero
insidioso e ostile.
E' una
selva grigiastra
di
pensieri dolenti;
è una
spirale lenta
costante
perversa
di
nostalgie.
Voglio
sfuggire all'abisso
senza vita
voglio
lasciare la selva
insidiosa
e graffiante
senza
preda.
|
Voglio
vedere la spirale
inquietante
della noia
avvolta su
se stessa.
Voglio, si
voglio
sentire
ogni giorno
palpitare
la vita.
Non mi
farò sfuggire
le carezze
del vento
il calore
del sole
la
dolcezza di un dono.
Io mi
sfido a trovare
ogni
giorno il perché
di un
sorriso.
|
“INSONNIA”.
Attraverso il vetro della mia
finestra esploro la piazza sottostante; incombe una
profonda oscura notte senza
stelle.
Una barriera di rami e foglie
del giardinetto sottostante imprigiona la luce dei lampioni e si diffonde la,
in basso, un chiarore statico ed inerte. Il silenzio è completo, la città
dorme.
Le case illusorie fortezze
difendono emozioni e sogni, forse misteri e inganni.
La gente addormentata e inerte
ha lasciato le sue paure, tutto è sospeso, niente è più presente, non c'è
domani!
Per caso arriva da lontano il
canto solitario e osceno di un viandante; la sua voce roca s'insinua nelle
strade e muore lentamente insieme al rumore dei passi sull'asfalto.
Penso alla città che dorme,
penso ai tanti segreti che nasconde, all'universo che vive oltre il vetro della
mia finestra.Il mio pensiero viaggia e si
perde nella complessità del mondo , dello spazio della città e del tempo
inesorabile e duplice...sento che la mia vita i miei pensieri sono una minima cosa.
Nessun commento:
Posta un commento