di Teresa
Galletti Ranaglia 10
agosto 2015
Dopo qualche tempo la
nostra amica Teresa Galletti Ranaglia torna a presentarci un suo pensiero. Questa
volta l’aria calda di una notte d’agosto ha stimolato un pensiero ozioso ...come
a Lei piace definirlo.
E' notte profonda, la luce del lampione sottostante filtra
attraverso la finestra socchiusa della mia camera da letto e accende qua e là
dei piccoli bagliori. Non ho voglia di dormire, non ho voglia di accendere la
radio nè tanto meno ho voglia di accendere la televisione.
Aspetto fiduciosa il sonno che questa notte tarda a venire:
è un cavaliere capriccioso, non rispetta gli orari, è incostante e mutevole. A
volte nelle prime ore della sera mi coglie di sorpresa e mi avvolge nel buio
più profondo, mi toglie la percezione della luce e dei rumori per poi
svegliarmi nel cuore della notte.
Questa notte è tiepida e tiepido è il mio letto, ci sto bene
e penso a quanti letti ci sono al mondo, sono sicuramente più numerosi degli
uomini! Belli o brutti, piccoli o grandi sono tutti utili. La funzione del
letto, che sia a baldacchino (rari) o che sia una branda razionalmente lineare,
è sempre nobile necessaria ed altissima: dona ristoro, energia, salute.
Penso nessuno ha mai ideato un monumento al letto, non è mai
troppo tardi! Non c'è nessuna piazza dove appaia un letto in bronzo o in un
prestigioso marmo di Carrara; gli uomini hanno dimenticato di essere
riconoscenti a questo indispensabile meraviglioso oggetto. A pensarci bene un
omaggio involontario è la costruzione della casa. Le case sono sempre costruite
per contenere il letto ...non ci sono case senza letti! ...Chi abiterebbe in
una casa senza letto?
I grandi pittori sono gli unici che hanno dato al letto la
sua importanza. Penso al letto da campo del Sogno di Costantino di Piero della
Francesca, a tutte le Natività e alla solenne Deposizione del Mantegna. Penso a
Giotto, a Tiziano con la sua meravigliosa Danae, e penso ad Olimpia di Manet
dolce e accattivante. In queste opere il letto è presente, ma non è
protagonista; solo Van Gogh ha rappresentato un letto in una camera silenziosa
e solitaria senza la presenza dell'uomo ...una sedia , un letto e tanto giallo
Immagino di vedere un monumento al letto al centro della
piazza dove abito. Dovrebbe essere una scultura non troppo realistica ed
invitante perché potrebbe attrarre l'attenzione dei barboni di zona. Sono tanti
e sicuramente sarebbero indotti a litigare per avere il diritto di dormire
nell'insolito monumento. La mia idea da questo punto di vista mi sembra meno
brillante....solo nel migliore dei casi questi personaggi della strada
potrebbero democraticamente stabilire dei turni... nel peggiore , invece
potrebbe verificarsi che qualcuno più furbo o più violento organizzi la vendita
del posto letto con prezzi più alti d'estate più bassi d'inverno.
Queste riflessioni mi portano a cercare soluzioni
alternative. Il monumento potrebbe essere realizzato da uno scultore astratto
con l'unico inconveniente che forse non sarebbe possibile riconoscere
nell'opera il letto. Oppure potrebbe essere costruito con delle superfici
scabrose non invitanti per il riposo. Potrebbe avere una posizione tale per cui
non fosse possibile sdraiarsi poiché inevitabilmente si cadrebbe a terra!
Superate queste difficoltà si potrebbe organizzare una festa annuale del letto
con la banda musicale un premio letterario e ricchi premi per i bambini che non
hanno mai fatto la pipì a letto! Oppure una gara tra dormiglioni! ….Chi più ne
ha più ne metta!
Tralasciamo questi improbabili progetti perché la mente
torna al passato, a pensieri più dolci: alle mattine domenicali quando il padre
dei miei figli tardava ad alzarsi da letto ed i bambini arrivavano in camera da
letto si arrampicavano sul lettone per giocare con il loro papà. La finta
lotta, i racconti, le cuscinate, le canzoncine ..Il repertorio era vario ,
qualche volta anch'io mi univo a loro, era bello!
Sul letto ho fasciato per la prima volta mio figlio appena nato, sul letto ho visto i
miei genitori addormentarsi per sempre. Dopo questi pensieri il letto mi sembra
un oggetto sacro, dove un uomo e una donna si danno l'uno all'altro, dove
generano la vita, dove a volte silenziosamente pregano. Nelle case in cui mi è
capitato di abitare per le vacanze estive spesso nei cassetti dei tavolini da
notte delle camere da letto ho trovato libri di preghiere, vangeli o bibbie. Il
letto è l'alfa e l'omega della nostra vita.
La frase “non ha un letto per dormire” denuncia una
situazione tragica, quella dei diseredati, dei senza tetto, degli immigrati e a
volte tragicamente di uomini malati di mente che rifiutano il letto e finiscono
inerti su gelidi pavimenti di camere prigioni-
A proposito di prigioni, anche in prigionia l'uomo ha
diritto ad un letto! Nessuno osa negare un letto a un imbroglione ad un
omicida, ad un ladro o a uno stupratore, ognuno ne ha diritto da quando è
nato ...non avere un letto in cui dormire è il segno più evidente della
disperazione , della solitudine assoluta-
Non so se l'idea del monumento al letto sia solo una
divagazione: devo pensarci ancora ...Il letto è indispensabile per ciascuno di
noi, stabilisce un criterio di uguaglianza, è legale!
Principalmente sul letto si dorme, ma si può leggere, si
possono fare i massaggi e tante cose piacevoli di cui non occorre parlare. Infiocchettato
o spoglio è l'oggetto più importante della casa insieme alla macchinetta del
caffè! Una mia amica, molto raffinata, ne ha uno in ogni camera ...pensate, sul
letto si può fare perfino l'uncinetto o leggere il giornale se la moglie lo
permette!
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