di Attilio A. Romita 30
dicembre 2015
Ieri sera al Teatro Quirino di Roma ho
assistito alla tappa romana del tour che Tullio de Piscopo ha organizzato per
festeggiare i suoi 50 anni di carriera artistica ed il lancio dei tre cd che
formano “50. Musica senza padrone – 1965/2015”, che raccolgono la sua musica
che, come dichiara il Maestro, “è come un abito che ti cuci addosso e una volta
cucito non puoi più disfartene. Quindi bisogna sceglierlo bene, soprattutto con
il cuore, perché deve essere un ornamento per l’anima”.
De Piscopo affronta la sua musica
con grande “Ritmo e Passione” e non risparmia forze e voce nell’esecuzione dei
vari brani e si scatena quando siede al ponte di comando della sua batteria. Le
bacchette percuotano, fanno rullare, accarezzano, strapazzano gli strumenti di
varia forma e dimensione ed il ritmo viene fuori quasi come un fiume in piena
che tutto travolge.
De Piscopo è uno strumentista famoso
e riconosciuto internazionalmente e quando suona si percepisce chiaramente che
la tecnica è solo una componente della sua musica che nasce da una passione
trascinante. L’artista si esprime principalmente con gli strumenti a
percussione ed anche quando canta i suoni napoletani trasformano le parole in
ritmo emesso dai vari componenti della batteria.
E se questi miei commenti sembrano
troppo altisonanti ed eccessivi, posso dirvi che solo in parte descrivono il
grande volume di suoni ritmati che facevano rimbombare il teatro intero.
Allo spettacolo partecipa anche la
napoletanissima “Nuova Compagnia di Canto Popolare”, che usa la bravura di
tutti i suoi componenti per raccontare con precisione filologica l’espressione
musicale del popolo napoletano. L’aderenza stretta al dialetto rende quasi
sempre difficile intendere anche il testo poetico …ed è un peccato.
Non sono in grado di elencare i
titoli di tutti pezzi eseguiti e mi piace citare i più noti: "Andamento lento" per de Piscopo e "Tamurriata nera" per la NCCP. Su youtube e su i siti ufficiali
di de Piscopo e della Nuova Compagnia di Canto Popolare è possibile trovare le
registrazioni, spesso sottotitolate, ed i testi delle canzoni più popolari.
Ieri il Quirino era al completo e la
platea è stata movimentata dai molti fans che spesso hanno aggiunto la loro partecipazione
a quella degli artisti.
Per concludere mi sembra giusto
dichiarare che, pur non essendo amante dei suoni rimbombanti e talvolta
invasivi, nel corso del concerto sono stato molto attratto dalla forte presenza
umana nella presentazione dei brani ed alla fine mi sono alzato soddisfatto da
quelle due ore di buona musica espressa in forma molto personale da Tullio de
Piscopo.
Nota
editoriale a margine.
A partire da questa la pubblicazione delle note su
gli spettacoli del Quirino è inserita esclusivamente su www.attilioaromita.com.
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