SALVE

SALVE e BENVENUTI!

"Una volta che avrete imparato a volare, camminerete sulla terra guardando il cielo, perchè è lì che vorrete tornare" Leonardo


Mandate una mail a attilio.romita@gmail.com se desiderate essere sempre aggiornati sulle novità! @AAROMITA


mercoledì 23 novembre 2016

Al teatro Quirino MACBETH di W. Shakespeare con L. Lazzareschi e G. Aprea

di Attilio A. Romita                                                            22 novembre 2016

Il Macbeth, come dichiara il Regista Luca de Fusco, “ … è uno dei testi più visionari di Shakespeare, in cui accadono tantissime cose non reali, dalle apparizioni delle streghe, alla visione del pugnale, al sonnambulismo di Lady Macbeth,….. Tutti segni fortemente contrassegnati dal tema del sogno, del delirio, insomma dell'irreale …… anche in questo caso infatti il teatro si mescola con le installazioni video, ma in modo ancora più complesso…..”Nel mio racconto di questo spettacolo vorrei prendere in considerazione aspetti diversi e cioè la trama dell’opera, la messa in scena, il testo e gli attori.

Macbeth, nobile scozzese, usurpa il trono di Re Duncan uccidendolo. L’ispirazione e la spinta alla malvagia azione è di Lady Macbeth il cui desiderio di onori personali fa superare la fedeltà del marito al vecchio e saggio Duncan. La preparazione, l’esecuzione ed il pentimento tardivo seguono lo sviluppo di questa storia medievale di intrighi e delitti. Tanti personaggi circondano i protagonisti in questa Corte Scozzese nella quale il colore grigio della brughiera si mischia con il rosso del sangue.
L’attuale messa in scena di Marta Grisolini Malatesta offre una ambientazione volutamente limitata a pochi elementi scenici e a velari semitrasparenti funzionali alla definizioni degli spazi ora aperti ora chiusi, ora reali ora fantastici. Ma questa scarsità di elementi scenici non solo non toglie niente alla forza dello spettacolo ed anzi aumenta valore alla tragedia.
Le installazioni video di Alessandro Papa completano e rendono reale la macabra fantasia dell’opera.
Gianni Garrera ha tradotto questo Macbeth e pur mantenendo traccia dell’originale linguaggio poetico lo trasforma in una aulica lingua moderna molto adatta a sottolineare anche le situazioni psicologicamente più tragiche.
All’inizio Macbeth, Luca Lazzareschi, è un soldato fedele al suo Re, ma la sua fedeltà maschera anche una certa dose di insicurezza e timore per azioni estreme. Lady Macbeth, Gaia Aprea, è inizialmente la “dama nera” che per sete di potere spinge il marito al tradimento ed al regicidio. I due protagonisti con la loro recitazione rendono perfetto il mutare, quasi una dissolvenza incrociata, dei loro atteggiamenti. Lady Macbeth fatalmente perversa e decisa all’inizio, man mano si rende conto delle sue azioni che la portano alla pazzia ed al suicidio. Macbeth inizialmente timoroso, dopo il regicidio, sembra perdere qualsiasi sentimento di umanità ed arriva ad uccidere anche il suo amico Banco dalla cui ombra sarà perseguitato.
Insieme a loro, con vari ruoli, gli attori Fabio Cocifoglia, Paolo Cresta, Francesca De Nicolais, Claudio Di Palma, Luca Iervolino, Gianluca Musiu, Alessandra Pacifico Griffini, Giacinto Palmarini, Alfonso Postiglione, Federica Sandrini, Paolo Serra, Enzo Turrin. Le “streghe” sono le danzatrici della compagnia Körper Chiara Barassi, Sibilla Celesia, Sara Lupoli. La voce fuori campo è Angela Pagano e in video Lorenzo Papa.
Completano la realizzazione le scene Marta Crisolini Malatesta, i costumi Zaira de Vincentiis, le luci Gigi Saccomandi, le musiche Ran Bagno, le installazioni video Alessandro Papa e le coreografie Noa Wertheim.

In conclusione una serata teatrale abbastanza impegnativa per gli attori e per il pubblico e che è stata conclusa da meritati applausi.

Nessun commento:

Posta un commento