di Attilio A. Romita 22
novembre 2016
di Attilio A. Romita 22
novembre 2016
Il Macbeth, come dichiara il Regista Luca de Fusco, “ … è uno dei testi più visionari di
Shakespeare, in cui accadono tantissime cose non reali, dalle apparizioni delle
streghe, alla visione del pugnale, al sonnambulismo di Lady Macbeth,….. Tutti
segni fortemente contrassegnati dal tema del sogno, del delirio, insomma
dell'irreale …… anche in questo caso infatti il teatro si mescola con le
installazioni video, ma in modo ancora più complesso…..”. Nel mio racconto di questo spettacolo vorrei prendere in
considerazione aspetti diversi e cioè la trama dell’opera, la messa in scena,
il testo e gli attori.
Macbeth, nobile scozzese, usurpa il trono di Re Duncan uccidendolo.
L’ispirazione e la spinta alla malvagia azione è di Lady Macbeth il cui
desiderio di onori personali fa superare la fedeltà del marito al vecchio e
saggio Duncan. La preparazione, l’esecuzione ed il pentimento tardivo seguono
lo sviluppo di questa storia medievale di intrighi e delitti. Tanti personaggi
circondano i protagonisti in questa Corte Scozzese nella quale il colore grigio
della brughiera si mischia con il rosso del sangue.
L’attuale messa in scena di Marta Grisolini Malatesta offre
una ambientazione volutamente limitata a pochi elementi scenici e a velari
semitrasparenti funzionali alla definizioni degli spazi ora aperti ora chiusi,
ora reali ora fantastici. Ma questa scarsità di elementi scenici non solo non
toglie niente alla forza dello spettacolo ed anzi aumenta valore alla tragedia.
Le installazioni video di Alessandro Papa completano e
rendono reale la macabra fantasia dell’opera.
Gianni Garrera ha tradotto questo Macbeth e pur mantenendo
traccia dell’originale linguaggio poetico lo trasforma in una aulica lingua moderna
molto adatta a sottolineare anche le situazioni psicologicamente più tragiche.
All’inizio Macbeth, Luca Lazzareschi, è un soldato fedele al
suo Re, ma la sua fedeltà maschera anche una certa dose di insicurezza e timore
per azioni estreme. Lady Macbeth, Gaia Aprea, è inizialmente la “dama nera” che
per sete di potere spinge il marito al tradimento ed al regicidio. I due
protagonisti con la loro recitazione rendono perfetto il mutare, quasi una
dissolvenza incrociata, dei loro atteggiamenti. Lady Macbeth fatalmente
perversa e decisa all’inizio, man mano si rende conto delle sue azioni che la
portano alla pazzia ed al suicidio. Macbeth inizialmente timoroso, dopo il
regicidio, sembra perdere qualsiasi sentimento di umanità ed arriva ad uccidere
anche il suo amico Banco dalla cui ombra sarà perseguitato.
Insieme a loro, con vari ruoli, gli attori Fabio
Cocifoglia, Paolo Cresta, Francesca De Nicolais, Claudio
Di Palma, Luca Iervolino, Gianluca Musiu, Alessandra
Pacifico Griffini, Giacinto Palmarini, Alfonso
Postiglione, Federica Sandrini, Paolo Serra, Enzo
Turrin. Le “streghe” sono le danzatrici della compagnia Körper Chiara
Barassi, Sibilla Celesia, Sara Lupoli. La voce fuori campo è Angela Pagano e in video Lorenzo
Papa.
Completano la realizzazione le scene Marta Crisolini Malatesta, i costumi Zaira de Vincentiis, le luci Gigi Saccomandi, le musiche Ran Bagno, le installazioni
video
Alessandro
Papa e le coreografie Noa Wertheim.
In conclusione una serata teatrale abbastanza impegnativa
per gli attori e per il pubblico e che è stata conclusa da meritati applausi.
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