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lunedì 25 settembre 2017

al teatro Quirino  Ass. Teatro Patologico presenta "Medea"  

di Attilio A. Romita                                                            24 settembre 2017

Questo spettacolo apre la stagione teatrale 2017-2018 del Teatro Quirino di Roma e segna il ritorno dei racconti dello spettatore.
Come negli altri anni il cartellone ufficiale è preceduto da eventi speciali e questa rappresentazione è realmente un evento molto speciale e particolare.
Lo spettacolo è una proposta dell’Associazione Teatro Patologico, diretto da Dario D’Ambrosi, che in collaborazione con l’Università di Roma “Tor Vergata”, Euroma2 e l’Istituto “Lorenzo de' Medici”-, dirige la scuola di formazione teatrale per ragazzi mentalmente diversamente abili.
Medea è la tragedia dell’amore, della gelosia, della vendetta e della morte, ma questa messa in scena è anche la rappresentazione della volontà di recuperare la propria identità di sfortunate persone colpite da menomazioni mentali.
L’originale tragedia di Euripide è la descrizione dettagliata del percorso di Medea da moglie fedele di Giasone, al quale presta tutte le sue arti magiche per la conquista del Vello d’Oro, a terribile nemica che vuole punire il suo amore tradito. In questa messa in scena il viaggio di Medea è raccontato da rapidi assolo dei protagonisti, soprattutto Medea, accompagnati dal Coro che si esprime con una ripetizione, quasi una litania, delle parole più importanti spesso usando le originali parole e frasi in greco antico.
Il Coro, formato da studenti mentalmente diversamente abili, sottolinea i momenti più incisivi che i protagonisti vivono sulla scena sino al tragico epilogo quando accompagna in corteo funebre Medea che ha appena ucciso i suoi figli per sottrarli al loro padre traditore.
Prima degli attori protagonisti è giusto ricordare i nomi del Coro: Antei Emanuele, Bischetti Fabio, De Persio Fabio, Ferrari Andrea, Fronticelli Baldelli Nicolò Giliberti, Gilberto Giliberti, Paolo Sorcini, Silvia, Starace Marina, Terracini Claudia, Tortosa Daniele.  Medea
Almerica Schiavo è una accorata e terribile Medea, Sebastiano Somma è Creonte il re, Paolo Vaselli è Giasone che sceglie la figlia del re e tradisce Medea, Michela D’Ambrosi è Glauce, figlia di Creonte.
Scandiscono lo spettacolo le musiche originali, basate su strumenti a percussione, di Francesco Santalucia con Papaceccio per il coordinamento coro, i costumi, fantasiosi e complessi sono di Raffaella Toni, l’ organizzazione di Valeria Gaveglia.
Una menzione speciale va a DARIO D’AMBROSI, inventore e anima del “Teatro della Magia”, e mi piace citare una frase della presentazione di questo lavoro: “La scelta del testo ed il successivo lavoro di sperimentazione dimostrano che il lavoro con i ragazzi con disabilità, non sono solo una forma di terapia, ma anche la fantastica possibilità di espressione artistica ed emotiva, un luogo di aggregazione e di formazione entusiasmante in cui giocare e divertirsi sul serio, in cui i ragazzi disabili hanno potuto sentirsi ed essere finalmente protagonisti.”.
L’eccellenza di questa iniziativa artistico e soprattutto pedagogica è riconosciuta a livello mondiale, infatti, dopo le repliche al Teatro Quirino, il progetto "Medea" sarà all'Istituto Italiano di Cultura di Tokio il 29 e il 30 settembre, al Teatro Franco Parenti di Milano in occasione del “G7 Salute” e il 4 dicembre per la prima volta una compagnia teatrale composta da ragazzi con disabilità si esibirà nel Palazzo di Vetro delle Nazioni Unite di New York.

Allo spettacolo di ieri il pubblico ha decretato un grande successo reale ed i tanti applausi sono stati un vero apprezzamento per la qualità del lavoro. Io credo che si debba continuare a sostenere con forza questo Teatro della Magia in tutte le iniziative che svolge.

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