al teatro Quirino Ass. Teatro Patologico presenta "Medea"
di Attilio A. Romita 24 settembre 2017
Questo
spettacolo apre la stagione teatrale 2017-2018 del Teatro Quirino di Roma e
segna il ritorno dei racconti dello spettatore.
Come negli altri anni il
cartellone ufficiale è preceduto da eventi speciali e questa rappresentazione è
realmente un evento molto speciale e particolare.
Lo spettacolo è una proposta dell’Associazione Teatro Patologico, diretto da Dario D’Ambrosi, che in collaborazione con l’Università
di Roma “Tor Vergata”, Euroma2 e l’Istituto “Lorenzo de' Medici”-, dirige la scuola
di formazione teatrale per ragazzi mentalmente diversamente abili.
Medea è la tragedia dell’amore,
della gelosia, della vendetta e della morte, ma questa messa in scena è anche
la rappresentazione della volontà di recuperare la propria identità di sfortunate
persone colpite da menomazioni mentali.
L’originale tragedia di
Euripide è la descrizione dettagliata del percorso di Medea da moglie fedele di
Giasone, al quale presta tutte le sue arti magiche per la conquista del Vello d’Oro,
a terribile nemica che vuole punire il suo amore tradito. In questa messa in
scena il viaggio di Medea è raccontato da rapidi assolo dei protagonisti,
soprattutto Medea, accompagnati dal Coro che si esprime con una ripetizione,
quasi una litania, delle parole più importanti spesso usando le originali
parole e frasi in greco antico.
Il Coro, formato da studenti mentalmente diversamente
abili, sottolinea i momenti più incisivi
che i protagonisti vivono sulla scena sino al tragico epilogo quando accompagna
in corteo funebre Medea che ha appena ucciso i suoi figli per sottrarli al loro
padre traditore.
Prima degli attori
protagonisti è giusto ricordare i nomi del Coro: Antei Emanuele, Bischetti
Fabio, De Persio Fabio, Ferrari Andrea, Fronticelli Baldelli Nicolò Giliberti,
Gilberto Giliberti, Paolo Sorcini, Silvia, Starace Marina, Terracini Claudia, Tortosa
Daniele. Medea
Almerica Schiavo è una
accorata e terribile Medea, Sebastiano Somma è Creonte il re, Paolo Vaselli è
Giasone che sceglie la figlia del re e tradisce Medea, Michela D’Ambrosi è Glauce, figlia di Creonte.
Scandiscono
lo spettacolo le musiche originali, basate su strumenti a percussione, di
Francesco Santalucia con Papaceccio per il coordinamento coro, i costumi, fantasiosi e complessi sono
di Raffaella Toni, l’ organizzazione di Valeria Gaveglia.
Una
menzione speciale va a DARIO D’AMBROSI, inventore e anima del “Teatro della
Magia”, e mi piace citare una frase della presentazione di questo lavoro: “La scelta del testo ed il successivo lavoro di sperimentazione
dimostrano che il lavoro con i ragazzi con disabilità, non sono solo una forma
di terapia, ma anche la fantastica possibilità di espressione artistica ed
emotiva, un luogo di aggregazione e di formazione entusiasmante in cui giocare
e divertirsi sul serio, in cui i ragazzi disabili hanno potuto sentirsi ed
essere finalmente protagonisti.”.
L’eccellenza
di questa iniziativa artistico e soprattutto pedagogica è riconosciuta a
livello mondiale, infatti, dopo le repliche al Teatro Quirino, il progetto "Medea" sarà all'Istituto Italiano di Cultura di Tokio il 29 e il 30 settembre, al Teatro Franco Parenti di Milano
in occasione del “G7 Salute” e il 4 dicembre per la prima volta una compagnia
teatrale composta da ragazzi con disabilità si esibirà nel Palazzo di Vetro
delle Nazioni Unite di New York.
Allo
spettacolo di ieri il pubblico ha decretato un grande successo reale ed i tanti
applausi sono stati un vero apprezzamento per la qualità del lavoro. Io credo
che si debba continuare a sostenere con forza questo Teatro della Magia in
tutte le iniziative che svolge.
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