di Attilio A. Romita 21
novembre 2018
Da
“Il Messagero” rubrica “Accade oggi”: “9
maggio 1921 Contestata prima al Teatro Valle
di Roma per la prima volta del dramma "Sei personaggi in cerca
d'autore" di Luigi Pirandello.
Ma in quell'occasione ebbe un esito tempestoso,
perché molti spettatori contestarono la rappresentazione al grido di
"Manicomio! Manicomio!".
Il
pubblico di ieri sera al Teatro Quirino ha apprezzato questa nuova messa in
scena del dramma scritto da Pirandello e che Michele Placido ha curato con la
consueta bravura, ma, forse, la trama alla base della rappresentazione scenica
ha continuato a sorprendere anche spettatori che ben conoscono le alchimie
narrative di Pirandello.
Non è
facile riassumere la trama del dramma: una piccola compagnia di attori di
provincia ed un regista che vorrebbe essere d’avanguardia devono mettere in
scena uno spettacolo del quale non esiste ancora il testo; quasi come deus ex machina un gruppo di personaggi,
forse veri forse immaginari, irrompe in scena e racconta la sua drammatica
storia di vita; personaggi ed attori combinano le loro irreali realtà e …lo
spettacolo può essere messo in scena. Una commedia, la messa in scena di uno
spettacolo senza trama, e un dramma forse vero o forse solo raccontato, si
alternano nel racconto di Pirandello. Il pubblico della prima rappresentazione
100 anni fa forse non era abituato a certe narrazioni scenico-psicologiche che
richiedono anche oggi una attenzione particolare.
Per questo spettacolo i “Personaggi in cerca d’autore”
che si materializzano in scena sono Michele
Placido, il padre, Guia Jelo, la madre, Dajana Roncione, la
figliastra, Luca Iacono, il figlio, Luana Toscano, Madama Pace, la piccola Clarissa Bauso, la bambina e Flavio Palmeri, il
giovinetto.
“Gli attori
della Compagnia”, sono Silvio Laviano, il regista, Egle Doria, la prima
attrice, Luigi Tabita, il primo attore, Ludovica Calabrese, l’attrice
giovane, Federico Fiorenza, l’attore giovane, Marina La Placa, la
seconda donna, Giorgia Boscarino,
l’assistente del regista e Antonio Ferro, il direttore di scena.
Le musiche
di scena sono di Luca D’Alberto, i costumi di Riccardo Cappello e le luci Gaetano
La Mela.
MICHELE PLACIDO ha curato tutta la messa in scena e
la regia.
Sicuramente
il pubblico ha accolto lo spettacolo in modo molto diverso da quella sfortunata
prima del 1921 ed ha mostrato il suo gradimento con applausi a scena aperta e
tanti lunghi convinti applausi a fine spettacolo.
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