Mirna Bozzo Impelluso 9 agosto 2020
Ancora oggi che ho svoltato una bella età, quando torno
in Prati respiro un’aria nuova, ondate di ricordi tutti stupendi (be’, si, un
po’ mi illudo), è come se tornassi a casa mia, e ogni volta questa bellissima sensazione
mi si stringe addosso e mi rasserena.
Adesso vivo a Roma sud, ma torno spesso in Prati perché
ci abita mia figlia, e questo in qualche modo riannoda ogni volta i ricordi, la
scuola, il fornaio con la pizza buona, la fontanella, i primi amori. E’ strano, qualche volta mi sembra che da quei luoghi e da
quei ricordi non mi sono allontanata mai, è come se avessi vissuto sempre lì.
Questa mattina la radio ha dato una brutta notizia, è
morta una grande signora, un’attrice, e Prati ha trovato il modo di rientrare
prepotentemente nella mia adolescenza e mi ha riportato indietro di....
Avevo 14 anni, andavo alla Caetani in viale Mazzini, la
mia compagna di classe Vittoria mi aveva promesso un libro: “vieni a prenderlo
questo pomeriggio, mi disse, ma devo uscire presto con i miei: te lo lascio
dalla mia vicina di pianerottolo.” E così fu: Vittoria abitava in un bel
palazzo a Piazza Cavour, salii e suonai alla porta della vicina. Mi aprì Lei,
il volto minuto illuminato da due grandi occhi espressivi, rivedo tutto con
precisione, Lei gentile e sorridente che mi porge il libro....
Ciao, signorina Franca.
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