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giovedì 3 giugno 2021

Riattivare la crescita ….una opportunità ed una sfida

 Lucio Sepede                                                                              2 giugno 2021

Il 2 giugno è l’anniversario della nascita della Repubblica Italiana e, come diceva il mio professore di latino “si parva licet componere magnis”, inizia una nuova serie di colloqui con il mio amico Lucio Sepede che è stato al vertice di Imprese Informatiche e ….mio capo.

Attilio.A.Romita (AAR): L’Italia esce da un lungo periodo di crisi che la brutta pandemia causata dal coronavirus ha peggiorato.
Come si fa a ripartire?

Lucio Sepede (LS): Riattivare la crescita è condizione necessaria ma non sufficiente per risolvere tutti i problemi dell'Italia e degli italiani.
Ormai sembra che in Italia l'ottimismo abbia preso il sopravvento sulla paura e sulla rassegnazione.

AAR: Questa è la sensazione diffusa, ma nei fatti che succede?

LS: Questo è quello che pensa la maggior parte degli analisti italiani e internazionali che pronosticano per l'Italia un rimbalzo dell'economia nel 2021 maggiore di tutti gli altri paesi dell'area euro.

AAR: Il pensiero degli esperti è importante …la realtà cosa ci racconta?

LS: Sul cambio di umore e sulle buone prospettive economiche sicuramente hanno un ruolo importante il buon andamento della vaccinazione, la buona accoglienza che il nuovo PNNR ha avuto sia in Italia che in Europa e soprattutto il prestigio e l'autorevolezza di Mario Draghi in tutto il mondo.

AAR: Oltre questi aspetti di “scenario” come si cambia marcia economica?

LS: Con una così grande quantità di finanziamenti che verranno pompati sul mercato, non c'è mai stato alcun dubbio su una crescita immediata di breve periodo. Ma che sarebbe stata la migliore in Europa non era per niente scontato e anzi si tratta di una novità molto positiva e di assoluto rilievo.

AAR: Quali saranno prevedibilmente i tempi per lo sviluppo e la crescita?

LS: La sfida è che una crescita significativa ci sia non soltanto fino al 2025-26, cioè fino a quando verranno messi in campo finanziamenti importanti e prosegua almeno per i prossimi 10-15 anni.

AAR: Ma una volta esauriti i finanziamenti europei siamo sicuri che la crescita continuerà? 

LS: Per ottenere un reale prolungamento nel tempo è necessario non solo realizzare tutte le opere e le attività in esso previste, ma soprattutto realizzare le riforme della pubblica amministrazione, della giustizia, del fisco e della concorrenza.

AAR: Un programma difficile che ci sentiamo ripetere da anni. Cosa è cambiato perché sia credibile?

LS: Non sarà per niente facile fare in due anni tutto quello che non siamo riusciti a fare negli ultimi 30 anni. Sarà necessario grande coraggio da parte dei politici, grande capacità di sintesi e determinazione da parte di Draghi e del suo governo, e straordinaria capacità operativa per le assunzioni (giuste e di qualità) nella pubblica amministrazione, nella gestione degli appalti e dei tanti delicati passaggi critici che ci attendono. E soprattutto grande e convinto sostegno da parte dell'opinione pubblica. Solo così anche quando nel 2025 gran parte dei soldi della Next Generation EU sarà stato erogato, potremo continuare ad avere una crescita importante, in grado di aiutarci a gestire la montagna di debito pubblico che abbiamo accumulato.

AAR: Bene, la soluzione di questi problemi che hai indicato innescherà una crescita duratura?

LS: Riuscire a innescare la crescita significherà aver rimosso un problema ma non tutti i problemi che abbiamo. Che sono veramente tanti e alcuni specifici della situazione italiana. Tra i quali i più importanti sono: il più alto numero di NEET (Not in Education, Employment or Training) in Europa, molti per scelta e non per costrizione; la crescita delle disuguaglianze anche in un lungo periodo di stasi o decrescita del Pil che significa che l'arricchimento di alcuni c'è stato a scapito dell'impoverimento di altri; la scarsa tutela sociale di fasce minoritarie, ma importanti della popolazione che per alcuni, soprattutto stranieri, significa praticamente lo stato di schiavitù; la continua crescita del debito pubblico per mantenere un buon livello di servizi e di welfare anche in presenza di una grande evasione fiscale, superiore ai 100 miliardi all'anno e forse anche oltre i 200; la crescita del gioco di azzardo che ormai è allo stesso livello del costo della sanità; il consumo di droghe illegali anche esso ben oltre i 100 miliardi di euro all'anno; il continuo scadimento dell'istruzione scolastica. Tutti temi che se non risolti graveranno come macigni sul nostro futuro e su quello dei nostri figli e nipoti.

AAR: Mi sembra di capire che dovremo lavorare molto per avere una crescita stabile solo iniziata con questa iniezione di …soldi freschi.

LS:  vero i temi da esaminare sono molti e complessi e, per avere uno scenario chiaro, vale la pena ritornarci con analisi specifiche.

AAR: Grazie e alla prossima.

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