RIFLESSIONI CONTROCORRENTE - A PROPOSITO DI CARLO MAGNO
A intervalli più o meno regolari - credo sulla base di interessi politici nazionali, o forse più semplicemente elettorali - risalta fuori la storia che vorrebbe individuare la nascita dell’Europa nell’impero Carolingio. E’ chiaramente una assurdità storica, se anche ci fosse tale legame tra Carlo Magno e la nostra Europa del XX secolo (ed è tutto da dimostrare), c’ è il piccolo particolare che l’Europa - anche se allora era parte di un più vasto Impero - era già nata duemila anni fa. Eppure in convegni internazionali e in alcune riunioni di responsabili europei l’idea viene ripresa con una certa costanza.
Altra affermazione incredibile che ho sentito è quella che l’Europa affondi le proprie radici (dicesi radici) nella cultura giudaico cristiana, ma di questo ce ne occuperemo in altra occasione: rimaniamo a Carlo Magno.
Come sapete, Europa era quella bella ragazza di cui Zeus si innamorò (ricordate il toro, il rapimento e la fuga verso il nord?), e proprio per i luoghi della fuga il nome Europa cominciò ad indicare le terre a nord-ovest del Mediterraneo: quindi questo insieme di territori che oggi chiamiamo Europa era già identificato genericamente come tale dalla notte dei tempi. Gli stessi territori raggiunsero una propria struttura omogenea nell’ambito dell’Impero romano già nel I° secolo a. C., in pratica quasi mille anni prima di Carlo Magno.
Ora salta fuori questo tentativo di “appropriazione”, e per cercare di capire meglio come sia nata quest’idea bislacca sono andato a documentarmi sull’Impero Carolingio, del quale presento una mappa che, come si dice, vale più di tante parole:
Come si vede,
stiamo parlando delle quattro province romane (la Belgica, la Celtica o Gallia,
l’Aquitania e la Narbonensis) che componevano la Gallia all’epoca di Cesare,
più una striscia longitudinale di territori germanici (dalla Sassonia a nord
fino all’Adriatico a sud), più alcune regioni di Italia ed altre “di
influenza”: siamo nel 9° secolo p. C..
A osservare
bene questa mappa, ci vuole una bella presunzione per equiparare questi
territori (non molto più della Gallia romana) all’Europa, e tutto sommato anche
a chiamarlo “impero”, ma sappiamo che quanto a grandeur….
Comunque sia,
vedendo la effettiva collocazione di questo Impero Carolingio, qualche sospetto
su chi abbia interesse ad intestarsi le origini della moderna Europa mi viene,
e mi conferma anche che per “costoro” è irrilevante che non ci siano tutte le
altre nazioni europee: forse ritengono che bastino loro a fare l’Europa, e
qualche volta mi viene il dubbio… che sia vero.
Il tentativo di
appropriarsi di questa “primogenitura” tramite Carlo Magno non è nuovo, e già
lo storico Marc Bloch affermava che “l’Europa è germinata in Francia dopo la
caduta dell’Impero Romano”, e Lucien Febvre, anch’egli storico, che “Carlo
Magno è il padre dell’Europa”: non ci meraviglia il loro punto di vista,
considerato che sono ambedue francesi.
Curiosa invece
la posizione del professor Alessandro Barbero, che nel suo recente libro su
Carlo Magno sembra accordare una certa validità a queste teorie “francesi”,
argomentando che l’impero di Carlo Magno - incentrato tra il Reno ed i porti
dell’Atlantico del nord, cioè nell’Europa continentale - sarebbe più “coerente”
con il cuore della attuale Europa: come a dire che sì, l’Europa romana già
c’era qualche annetto prima di Carlo Magno, ma il suo baricentro era più a sud,
era a Roma, quindi come precedente non conta. Mah.
Torniamo alla storia, imprescindibile quando si parla di origini e di nascite, e la storia ci dice che l’Europa, un’Europa un po’ più realistica, non un simulacro di Impero, c’era già come già detto alla fine nel 1° secolo a. C., ed era parte di un più grande organismo statale, come possiamo vedere dalla mappa seguente:
escludendo i
possedimenti africani e quelli del medio-oriente, che non interessano in questo
contesto, è di immediata evidenza che l’Europa era già stata creata dalla
conquista romana duemila anni fa: anche quella romana non era “completa” per
come la intendiamo noi oggi, ma non è paragonabile con qualsiasi altro
tentativo successivo di unione, men che meno con l’Impero Carolingio.
L’Europa
“romana” comprendeva, in tutto o in parte rispetto agli attuali confini, le
seguenti nazioni: Italia, Spagna, Portogallo, Francia, mezza Inghilterra,
Belgio, Paesi Bassi, Germania (non più di ¼), Austria, Ungheria (parte),
Romania, Moldova, Slovenia, Croazia, Bosnia, Albania, Grecia e Bulgaria, spero
di non aver scordato nulla e che l’elenco consultato non abbia fatto pasticci
con i confini. Nel qual caso chiedo scusa sin d’ora.
Ma, ovviamente,
in materia non si tratta solo di dimensioni o di precedenze temporali: qui si
tratta anche di possedere o meno le caratteristiche che fanno di alcuni
territori un organismo omogeneo. La parte dell’Impero romano, che possiamo
identificare a spanne con l’Europa attuale, aveva una sua connotazione politica
molto più concreta e definita dell’Impero Carolingio, perché riferiva ad un
governo centrale (il Senato romano), aveva una capitale sede del governo
(Roma), aveva una unica lingua ufficiale (il latino), aveva una unica legge (il
Corpus Iuris romano), aveva tribunali e procedure comuni, aveva un suo
esercito, aveva una grande rete stradale integrata e strategicamente
centralizzata, insomma era un organismo politico di una omogeneità mai
raggiunta in seguito, neppure dalla attuale Europa: tutte peculiarità che Carlo
Magno non poté mai vantare.
Comprendo che
per le due nazioni che si contendono (e a tratti condividono) il primato in
Europa, e cioè Germania e Francia, accreditarsi di essere i padri nobili della
stessa Europa possa essere comodo e rilevante, mi stupisco invece che nessuna
voce contraria venga da chi potrebbe vantare tale paternità - con quasi mille
di anni di anticipo - e cioè l’Italia.
Certo, i tempi
sono quelli che sono, abbiamo di fronte ben più grandi problemi da risolvere,
sicuramente più urgenti ed importanti di una attribuzione di paternità: ma
quando queste contingenze non saranno altro che un brutto ricordo, mi
piacerebbe che un nostro rappresentante di alto livello culturale tenesse una
lectio magistralis a Bruxelles, spiegando ai suoi colleghi le vere e lontane
origini dell’Europa.
L’Europa è
stata creata duemila anni fa dall’imperialismo del Senato romano, e dalle
conquiste delle sue legioni: era parte dell’Impero Romano.
dopo la storia, anche un po di vecchia attualità su: Mondo, Europa, Italia
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