Attilio A. Romita 7
aprile 2017
E’ da qualche tempo che non
scrivo …riflessioni ignoranti: non sono diventato più buono e tollerante, anzi,
ma ho evitato di scriverle per non eccedere nel turpiloquio e, sinchè posso,
cerco di evitarlo.
Una avventura odierna con
SPID, INPS e Poste Italiane è lo spunto di questa …riflessione ignorante.
Il sistema SPID (istituito ai
sensi dell’art. 64 del CAD, modificato dall’art. 17-ter del Decreto-Legge 21
giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla Legge 9 agosto 2013,
n. 98) ha iniziato la sua sperimentazione ufficiale poco meno di un anno
fa.
Le persone normali che usano
Internet emisero un sospiro di sollievo …non sarebbero servite più mille ID e
PWD per “parlare” con tutte le PA e ci si sarebbe risparmiata qualche coda.
Quelli poco avvezzi ad usare
Internet - che giudicano, a seconda del loro limite culturale, un gioco da
ragazzi oppure un covo di malfattori, ladri e, ma solo i più buoni, uno
strumento per perdere tempo – decisero che era un’altra inutile diavoleria per
spendere i soldi pubblici.
Gli unici felici furono
legulei e giuristocoli che si misero in luce cercando di sostenere che:” ….la certificazione
dell’identità provata da un cartoncino sgualcito che si può comprare a peso
contro qualsiasi sistema digitale che può essere violato solo con specializzate
tecniche …che non si trovano agli angoli delle strade” (http://www.attilioaromita.com/2016/03/spid-cronaca-di-una-morte-annunciata.htmlhttp://www.attilioaromita.com/2016/03/spid-cronaca-di-una-morte-annunciata.html).
Piano piano SPID, tra vagiti,
pianti, urla ed applausi ha cominciato lentamente a crescere. Come suggerì una
relatrice in un convegno serviva una applicazione “killer”, cioè un qualcosa
che obbligasse ad avere SPID: cosa di meglio di un tasto economico! Il Governo
decise un bonus per docenti e studenti che poteva essere incassato solo con
SPID …e la valanga di spidati crebbe!
Qualche amministrazione (INPS
e Agenzia Entrate) hanno creduto in SPID
ed hanno cominciato ad usarlo …per una porta secondaria.
Alcune Amministrazioni
Periferiche hanno creduto in SPID e lo usano. Io abito a Roma e con SPID ho “lo
sportello del Comune” in casa mia.
…e tutta questa è storia, ma
oggi voglio raccontarvi un episodio personale
che forse potrà essere di aiuto a qualcuno.
Siamo in tempo di 730 e
volevo scaricare il modello precompilato dal sito della Agenzia delle Entrate:
una secca schermata appare: “L'applicazione è in
aggiornamento, sarà a breve disponibile per consentire l'accesso alla
dichiarazione precompilata 2017”. Solo facendo altre ricerche si scopre
l’informazione che il 730 sarà disponibile dopo il 15 aprile. Tutto bene, ma ci
voleva tanto ad inserire questa data in quella schermata.
Andiamo avanti.
Sempre volendo essere pronto decido di scaricare il CUD di
mia moglie e mio dal sito INPS. Fiero del mio SPID “ante marcia”, come diceva
qualche vecchio nostalgico, entro nel sito INPS e, con qualche piccolo
problemino di navigazione per capire la rotta giusta, arrivo al mio CUD e lo
scarico.
Poi vorrei fare la stessa cosa con per il CUD di mia moglie
e …l’informatica non è più mia amica.
Nel momento in cui cerco di accedere a INPS con lo SPID di
mia moglie appare il triste messaggio: “Internal server error” e si blocca
tutto. Come si fa in questi casi chiamo il Call Center INPS che dichiara che
INPS non dà assistenza per SPID e che conoscono solo il loro PIN. Chiamo il
Call Center Poste che mi fa fare alcune prove e dichiara che lo SPID che sto
usando è giusto e ribalta il problema a INPS.
E’ il momento di passare alle maniere forti perché non è
giusto prendersela con le operatrici del Call Center. Trovo in rete le email di
alcuni responsabili INPS e POSTE e, scrivendo per conoscenza a tutti, racconto
l’accaduto. Contemporaneamente sparo una serie di tweetter diciamo “salaci”. Il
miracolo avviene: mi contatta una gentile signorina ed insieme facciamo delle
prove per scoprire dove si annida l’errore. Banalmente la Carta di Identità di
mia moglie, cioè il cartoncino sgualcito che aveva certificato il suo SPID era
scaduta e tutto il palazzo digitale era crollato.
Morale della storia: L’innovazione digitale è bella ed
utile, ma non farà tanta strada se dietro c’è ancora il Burusaurus Rex che
considera il cittadino un …seccatore.
Tra un anno ne riparleremo e spero di essere costretto a
ricredermi.
Buona Pasqua a tutti.
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