Qualche considerazione di "vita pubblica" visto che
siamo arrivati molto vicino al giorno delle elezioni.
Mi sembra
che viaggi nell’aria una strana propensione per un voto di protesta “alla
Bartali”: “tutto sbagliato, tutto da rifare”.
E' vero che ci sono molte cose da rivedere e,
sulla base di quello che è accaduto negli ultimi 60 anni, mi sembra che non ci
siano idee chiare su come rifarlo.
Sono però
convinto che il voto di protesta sia solo una magra consolazione …..ricordate
la storia del marito tradito che per far dispetto alla moglie …..si operò e
cambiò voce.
Altro
“venticello” che gira è “facciamo la rivoluzione”! Anche questa può essere una
idea, ma le esperienze passate ci dicono che le rivoluzioni a lungo termine
hanno talvolta introdotto qualche novità positiva, ma nell'immediato sono sempre state gravide lacrime e
sangue.
Una
considerazione: viviamo in un mondo sempre più “mondiale” dove i cambiamenti
solo locali contano poco, cominciamo a scegliere obbiettivi comuni senza
inutili prese di posizioni integraliste vetero letterarie.
( ne ho
scritto in Europa ed
Europei ed Europei ed
europei -2-)
Facciamo una scelta positiva.
Ognuno di noi scelga il
partito che sembra meglio possa indirizzare le proprie idee, ma ragionando
realisticamente e non “alla Bartali” pace all’anima sua.
Abbiamo
fatto l’esperienza di governi tecnici omnicomprensivi (e ne ho scritto in
Utopici Governi
Tecnici e Utopici Governi
Tecnici - 2 -), ma non mi sembra abbiano avuto grandi
successi.
Linneo,
famoso botanico antico, diceva “Natura non facit saltus”. Per la politica, cioè
per l’organizzazione degli stati, vale la stessa legge, a meno di non fare la
Rivoluzione, ma questa, come ho cercato di sottolineare, non è sempre la scelta migliore.
E' giusto precisare che solo in alcuni Santi o Sante, quale che sia la loro Religione, esistono le caratteristiche totali di bontà e onestà. Nell’essere
umano, di tutte le nazionalità e tipologie, esiste un inseme di caratteri
positivi e negativi e l’uso corretto dei giudizi e delle pene, quasi come dei
vigili urbani, regolano l’andamento normale della vita.
In
conclusione non è che astenendosi dalla lotta (….e chi è di Roma sa il seguito
di questo detto popolare!) si ottiene una soluzione.
Tra due giorni
si vota ed io invito tutti a fare la scelta che ritiene più giusta secondo le
sue idee ed i suoi convincimenti.
Allo stesso
tempo vorrei pregare chi pensa di rifugiarsi in una scelta di semplice protesta
o, peggio ancora, di non votare in preda ad un pessimismo esistenziale, di riflettere sulle conseguenze di una non scelta. Questi atteggiamenti hanno sempre, nel corso della storia, portato a finali negativi.
BUON VOTO A TUTTI.
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