La recente approvazione della legge sulla responsabilità
civile dei magistrati e le proteste dei giudici mi hanno spinto ad alcune
riflessioni sicuramente di scarso valore giuridico e politico, ma che l’uomo
della strada fa anche se talvolta con scarso spirito illuminato.
In un mondo ideale è giusto che il magistrato risponda solo
alle leggi e, nell’esecuzione delle sue funzioni, non deve essere intimorito
dalla “minaccia del potente” o dalla paura di sbagliare. E’ questo il principio
guida che deve vigere in uno stato moderno, libero e democratico.