Attilio A. Romita 14 giugno 2015
Nel 2003 è stata
emanata in Italia la legge comunemente indicata come “legge sulla Privacy” e
sin dall’inizio ho avuto grandi dubbi sulla sua validità, ma io sono un
semplice utente e non un giurista.
Gli anni sono passati
e le mie idee si sono rinforzate visto che gli effetti di quella legge si
possono definire puramente illusori.
Un paio di anni ho scritto una riflessione sullo stato dell’arte della protezione della privacy dove tra l’altro è scritto: “La paura
del Grande Fratello Cattivo, la voglia di proteggerci dall’alto, l’idea che
esistono pochi saggi, il cui compito è costruire corazze senza occhi e senza
orecchie, è il più grosso danno che l’umanità si sia autoinflitto.”