di Attilio A. Romita 07
dicembre 2016
“Un uomo… “un po’ strano”,
un uomo… “pacifico” e una donna come “un’ombra che passa in lontananza” sono i
tre protagonisti…….. della novella trasformata in testo per il teatro ….... il
più breve di tutta l’opera di Pirandello. …… Il breve “atto unico” è stato interpolato
con “pezzi” di novelle che affrontano il tema (fatale per Pirandello) del
rapporto tormentato tra marito e moglie (“…si dovrebbe dire La marito e, per
conseguenza, Il moglie…”) …. questa “donna che passa da lontano” e che forse è
il simbolo di quella “morte” che l’uomo si porta appresso “come un’ombra” …. la
protagonista invisibile dei “guai” grandi e piccoli ma pur sempre “inguaribili”
dei due protagonisti…. No, l’uomo non può proprio fare a meno della donna. La
sua malattia mortale.” Così Gabriele Lavia, regista e protagonista, ci descrive questa messa
in scena, de “L’uomo dal fiore in bocca”
di Pirandello.